I mesi sono completamente volati via. La mia pancia è enorme. Oggi facciamo il secondo tracciato e vediamo che succede mancano tre giorni alla data. Non vediamo veramente l'ora. Lele sembra completamente impazzito, ha comprato già anche le scarpette celesti da mettergli. È veramente felice. Dopo quel giorno a Napoli siamo tornati a Roma. Lui è rimasto alcuni giorni con me e poi ha ripreso a la lavorare. Io sono in maternità. Al momento niente tour e gli instore ho fatto in tempo a finirli. Li ho passati completamente seduta su una sedia con Mattia che non faceva altro che scalciare e muoversi. La placenta se risistemata ma devo sempre stare attenta con gli sforzi.
Stiamo aspettando il turno. Lele è seduto al mio fianco. È agitato parecchio. Mi chiamano dentro. Mi sistemano il tracciato. Il cuore del piccolo si espande nell'aria. Non vedo l'ora. Voglio stringerlo tra le mie braccia. Poterlo vedere accarezzare. Passata una mezz'ora, l'infermiera mi guarda.
«signorina credo che stia per arrivare il momento. Le contrazioni ci stanno. » sorrido. «raggiunga suo marito e aspetti due secondi che la ginecologa la visioni. Ma credo che oggi venga ricoverata.» annuisco. Mi pulisco la pancia dal gel e vado da Lele. Gli bacio una guancia.
«che ti hanno detto?»
«che ho le contrazioni giuste. Se rompo le acque oggi tuo figlio viene al mondo»
«quindi?»
«dobbiamo aspettare la ginecologa. Ci siamo amore»
«tu le senti le contrazioni?»
«da ieri, ma sono sopportabili al momento» mi lascia un bacio tra i capelli.
«amore di papi allora...Sei pronto per venire al mondo?» il piccolino si muove e io io sorrido. Dopo pochi minuti la ginecologa mi fa entrare dentro. Mi visita. Il collo dell'utero è quasi pronto. Inizia a salirmi l'ansia. Fermo dalla voglia di sapere com'è. La pancia mi mancherà ne sono sicura e anche sentirlo dentro di me. Sarà fantastico anche averlo con me tutti giorni. Magari vederlo sorridere, con lo stesso sorriso del suo papà. Infine mi dice che dovrà ricoverarmi perché ormai ci siamo. La ringrazio.
Mi portano in stanza. Lele mi bacia. Mi guarda negli occhi. So che lui c'è è questo per me ha tanta importanza. Il telefono di Lele, lo prende tra le mani guarda il nome e poi guarda me.
« è Vincenzo»
«rispondi» gli dico. Annuisce.
«Pronto?. Sì dimmi, sono con Elo... Adesso? Ma non possiamo aspettare domani... E no siamo in ospedale e potrebbe nascere Mattia da un momento all'altro... Devo salire? Parlo con lei poi ti faccio sapere» lo saluta e chiude.
«che succede?»
«dice che c'è una riunione a Milano per per delle ospitate tra le radio»
«vai»
«ma amore, Mattia sta per nascere»
«amore potrebbe nascere anche domani questo non lo sappiamo. Sono sicura che aspetterà il suo papà»
«non mi va di lasciarti sola qua. Questa cosa è importante» gli prendo il viso tra le mani.
«amore senti sali a Milano fai la riunione e poi torni. » non è tanto convinto. « devi stare tranquillo. Tanto qua mi seguono tante persone. Poi sono solo le dieci del mattino.»
«chiamo tua madre è la faccio venire!» scuoto la testa. « ti prego. Torno in serata però almeno stai con qualcuno»
«d'accordo! » mi bacia. Passa una mano sul pancione.
«ehi amore. Vedi di aspettarmi, che poi quando nasci dobbiamo chiedere insieme una cosa alla mamma» lo ascolto.
«che cosa?»
«cose tra maschi! Poi saprai amore.» sorrido. Mi lascia un bacio sul collo. Scende alla macchina, mi porta la valigia. Mi sistemo nella stanza. Lui chiama mia madre e poi la sua. Linda si propone per fare notte con me e quindi salire, ma non credo la lascino. Non vorrei neanche farla salire a Roma per nulla. Potrebbe nascere anche domani e lui sarà già qua. Ma lei insiste e non dico nulla. Lele mi bacia e richiama poi Vincenzo di passare a casa.
«Elo mi raccomando per ogni cosa chiamami subito»
«stai tranquillo amore. Saprai tutto. Ti amo. Buon lavoro.» sorride. Ultimi baci e poi va via. Amore mio adesso siamo solo io e te finché non arrivano le nonne. Tu vedi che devi aspettare la nonna.
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Questa casa sa di TE ❤
Fiksi PenggemarNon c'è una vera proprio descrizione della storia. Credo che a volte bisognerebbe leggere senza giudicare dalla copertina. ❤