Matrimonio (96° capitolo parte due)

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“E mentre i giorni passano
e le opinioni cambiano
restiamo ancora qui fermi al sicuro
che poi domani magari davvero arriverà
un'altra vita
per migliorare
ricominciare
un'altra vita
però dov'è
un'altra vita
insieme a te”

«vi dichiaro marito e moglie, signor Esposito può baciare la sposa» sorrido. Avvicino elo con il viso e la bacio davanti a tutti.
«Ti amo signora Esposito» dico. Come bello poterla chiamare così.
«anche io amore» mi bacia a stampo di nuovo e le prendo la mano. Firmiamo alcune carte e poi usciamo veniamo invasi dal riso.
«Auguriiii» urla Gabriele.
«evviva gli sposi» urla Priscilla da lontano facendoci ridere.
«auguri ragazzi» ci dice Claudia. Sorridiamo. La ringraziamo e iniziamo a fare le foto.
«qualcuno qua richiede i suoi genitori» dichiara Ada cercando di calmare Mattia che continua a piangere.
«mi sa che ha fame il principe» dico prendendolo in braccio. Gli accarezzò la schiena e vedo che si calma. Elo gli sistema il ciuccio che stava per perdere e gli bacia una guancia. Finiamo di fare le foto e saliamo in macchina insieme. Controllo nella borsa sotto il sedile cercando di non rompere il vestito ad elo.
«amo piano»
«scusa ma questo sta affamato »
«si ma così rompi pure la borsa» ridacchiò. Prendo poi il biberon e glielo do. Come immaginavo ha fame è mezzogiorno quindi lo capisco.
«linda ha pianto per tutto il matrimonio amo. Aveva il trucco tutto sbavato. Se scusata con il fotografo»
«lo so. Anche a casa. »
«sono felice Le. Sono serena e sono sicura che nulla cambierà tra noi. Ci amiamo e sapremo riprendere ogni litigio. Nostro figlio è la nostra gioia» si allunga e la bacio. ❤ Arriviamo al ristorante. Finalmente festeggeremo tutti insieme. Con le nostre famiglie i nostri amici.

...

Mia madre si alza e va verso un palchetto dove ci sta una pianola è un microfono. Quasi mi mette paura.
«vorrei un attimo di attenzione.»
«mamma ma che combini?» dico io allarmata. Lele mi accarezza un fianco.
«io nulla. Devo solo dire qualcosa» non dico nulla. Lele mi stringe poi la mano. «oggi è un giorno speciale. Quasi non me ne rendo conto. Sei cresciuta così in fretta figlia mia, il tempo è volato, io l'ho lasciato volare. Ho lasciato volare via tanto di quel tempo nel nostro rapporto che mi pento di non essere stata la madre giusta per te. Ti sei sempre presa cura di me e di tua sorella. Hai sempre sacrificato tutto per il nostro bene. Quando te ne sei andata a Lecce nessuno era d'accordo, avevamo paura che succedeva la qualunque cosa, invece tu sei stata brava a rimboccarti le maniche. In questo giorno speciale volevo chiederti scusa davanti a tutti per non essere stata quello che avresti magari voluto. Sono felice per te. Perché hai trovato chi ti fa stare bene. Chi ti ha fatto capire come amarti e come amare gli altri. Che a volte perdonare è sintomo di intelligenza, di voler bene tanto una persona. Grazie Lele. Grazie alla famiglia di Lele per averla accolta come una vera figlia. Grazie per averla sempre coccolata e amata come magari avrei dovuto fare io fin da quando era piccola. Grazie a tutti per essere qui oggi. Grazie per quel nipotino che oggi è la nostra gioia più grande. » sto piangendo. Mia madre non si è mai aperta così come ha fatto oggi. Mio marito mi bacia la guancia. Mi alzo spostando leggermente l'abito per non cadere e la raggiungo. L'abbraccio.
«mamma» le dico «non pensiamo più al passato!» annuisce. Scatta un applauso è sorrido.
Sì già questo è un giorno importante è speciale.

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