quarantaquattresimo capitolo

686 53 7
                                    

Che stupida! Quanto sono stupida! Mi sono fatta prendere dalla gelosia. Mi sono sentita inferiore alla tipa che gli è passato vicino e non sono riuscita capire nulla. Lo visto voltarsi e ho pensato subito che mentre era con me si guardava le altre. Come se io non fossi quella giusta o non fossi abbastanza per lui. Ora è uscito non so nemmeno dove sta. Mi sento in colpa. Lui immaginava qualcosa per noi due e invece ho fatto un casino. Infilo il giubbotto e esco dalla stanza con le chiavi della stanza. Scendo le scale.
«senta ha visto un ragazzo moro, alto, con un giubbotto in jeans?» chiedo alla ragazza in reception.
«si è andato in giardino. »
«grazie» mi avvio verso il giardino. È sdraiato sull'erba è guarda il cielo. In solitudine. Mi avvicino e mi metto come lui.
«spesso non ragiono con la testa o forse non lo faccio mai. Mi sono lasciata andare con la gelosia morbosa.  É che ho paura di perderti di nuovo. Non riesco ad immaginare di sopportare un altro dolore come un anno fa. Ti chiedo scusa. Non mi sono sentita abbastanza quando ho visto quella ragazza. Era bellissima in confronto a me e io non ho capito più nulla. »
«quando capirai che io voglio solo te eh elo? Quando? Sono tornato da te perché ti voglio. Non ho voglia di giocare con le persone. Con i sentimenti delle persone. Io sono stato uno stupido a fare delle cose in passato, credo di essere però cresciuto e di essere più maturo da capire che tu mi basti. Tu sei abbastanza per me. Elodie non ho bisogno di guardare il culo delle altre se poi il tuo è mozzafiato. Hai 28 anni non 60. Smettila di massacrarti un'altra volta. Tu sei bellissima. È ok sarò di parte ma sei una creatura fantastica. I tuoi occhi sono la cosa più preziosa che hai. Il resto viene da sé. »
«sono una stupida!» esclamo. Lui mi tira per il polso facendomi ricadere sopra il suo petto. Mi stringe. Non c'è cosa più bella quando fai pace, essere stretti così forte da non voler andare mai via.
«vuoi davvero tornare a Roma?» sussurra.
«no. Voglio restare qui nella nostra vacanza. Voglio stare con te. » sorride. Mi bacia.
«ti amo amore» gli dico con le labbra incollate.
«ti amo anche io amore mio» restiamo un attimo in silenzio.
«Lé »
«dimmi»
«davvero mi vedresti madre dei tuoi figli??»
«ti vedrei madre dei nostri figli. Come ti vedrei un giorno mia moglie» confessa guardandomi negli occhi. Era da tempo che non facevamo questi discorsi. E ho i brividi.

Questa casa sa di TE ❤ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora