SIERRA
Sospiro. Schiaccio il tasto di chiamata e porto il telefono all'orecchio. Fisso i fogli che ho sul letto soffermandomi di più su quello dove vi sono le informazioni sulla madre dei due fratelli Smith. Mi asciugo al meglio le lacrime ormai secche sulle mie guance. Dopo qualche squillo, finalmente sento la sua voce dolce e soave che mi fa sentire il cuore più leggero e in pace.
«Ciao, mamma.» Potrei giurare di averla sentita sorridere. «Ciao amore. Come sta andando? Tutto bene?» Sorrido. «Qua tutto ok, voi? Come stanno papà e Lisa?» Chiedo sistemando il disastro che ho combinato sul letto. Infilo i fogli in uno zaino che non uso più e lo butto sotto il letto. Mi sdraio finalmente sul materasso fissando il soffitto bianco.
«Lisa sta andando a scuola, è un pochino triste perché ormai è da sola qui in casa. Papà è sempre a lavoro e cerca di portarselo il più possibile alla villa per restare un pò qui con noi.» Almeno lui mette il lavoro dopo la famiglia. «Io domani sono libera. Magari...posso veni-» «Si! Si, è un'ottima idea! Vieni subito!» Sorrido all'entusiasmo di mia madre. «Domani mattina. Cerco anche di portarmi il burbero, così almeno ci siamo quasi tutti.» Deglutisco.
L'idea che Ethan non potrà esserci mi...disturba. Mi sento come la mancanza di qualcosa. Adoro mio fratello e so che forse doveva andare così in qualche modo, ora lui sembra essere felice con Jess a Seattle e io sono felice per lui. Seppur siamo lontani, io me lo sento sempre vicino, è il mio fratellone, so che mi starà sempre accanto, così farò io con lui se avrà bisogno del mio appoggio in qualcosa.
«Provaci. Credo che Lisa sarà molto felice di sapere che domani verrete.» Sorrido. «Ciao, mamma, ci vediamo domani.» Riattacco non appena sento anche la sua risposta.
Avevo proprio bisogno di sentire la sua voce dopo tutto lo stress accumulato. Io per lo meno ho la possibilità di parlare con mia madre, ma Step? Stephan parla con sua madre? La chiama per vedere come sta? Non lo so, ma spero per lui di si. Una mamma è sempre una mamma, resterà sempre al tuo fianco nonostante tutto, ma tu dovrai fare lo stesso con lei.
Il telefono che vibra, però, mi fa sussultare involontariamente. Col pensiero che sia mia madre, probabilmente dimenticatasi di dirmi qualcosa in chiamata, vado su WhatsApp. Ma non è la mamma ad avermi inviato un messaggio, bensì Chase. Curiosa, apro la sua chat. È da un pò che non ci sentiamo e non mi ha più detto di come sta procedendo la situazione con sua figlia Jess.
Chase: Ciao Sierra, come stai?
Volevo parlarti di una cosa.
19:06 a.m.Così mi spaventa però. Sembra essere una cosa seria. Ho il cuore in gola mentre rispondo al messaggio.
Sierra: Ciao, Chase. Qui tutto ok. Di
che si tratta? 19:06 a.m. ✔️✔️Sta scrivendo. Ogni secondo è una ragione in più per cagarsi sotto. Se Chase vuole parlare di qualcosa di serio, c'è veramente da spaventarsi. E ci sta pure mettendo tanto. Ma che sta scrivendo? Una bibbia?
Chase: La storia è abbastanza complicata. Jess è stata portata via quando era ancora una ragazzina, mi avevano lasciato dei soldi come ti avevo raccontato. Ora, però, non si ricorda di me. L'ho portata da un medico, la cosa mi sembrava sospetta. Pensa che tutto quello che facevamo insieme durante il pomeriggio, come parlare, cucinare ecc. il giorno dopo sembrava dimenticarselo completamente.
19:07 a.m.
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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...