C.70:||TheOldSierra

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Heartbreak Hotel-Elvis Presley
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SIERRA

«Well, since my baby left me. Beh, da quando la mia piccola mi ha lasciato.
Well, I found a new place to dwell. Bene, ho trovato un nuovo posto in cui dimorare.»

Mi ero dimenticata di come fosse in qualche triste motivo bella la solitudine, per fortuna Elvis Presley la sa spiegare bene con la sua inconfondibile voce e il suo sound proveniente dal disco che gira sul lettore. Ma non sempre la solitudine è facile da trovare.
Vicino a loro o lontana, mi cercheranno sempre e mi romperanno le palle, come Mavis in chiamata.

«Rispondi, brutta stronza!»
Inutile dire che lo sta ripetendo da ormai mezz'ora di chiamata in cui non ho fatto altro se non cantare sopra la voce del mio buon vecchio Elvis solo per dimostrarle che non sto ascoltando ne lei e nemmeno i ragazzi che stanno in silenzio.

«Well, it's down at the end of Lonely Street. Bene, è giù alla fine di Lonely Street.
At Heartbreak Hotel. Al Heartbreak Hotel.»
Pascal steso accanto a me mi ascolta gustandosi la mia voce e quella del cantante con gli occhietti chiusi e le orecchie drizzate.

Stesa sul letto di una stanza della villa osservo la vetrata che ricopre l'intera parete dietro la tastiera del letto.
Il giradischi poco più sopra la mia testa in piena funzione del cantante preferito del nonno che io, mio fratello e Jolen ci divertivamo ad ascoltare quando venivamo qua.
Infatti Jolen canticchia dall'altro capo del telefono fievolmente.

«Where I'll be, I'll be so lonely, baby. Dove sarò, sarò così solo bambina.
Well, I'm so lonely. Bene, sono così solo.
I'll be so lonely, I could die. Sarò così solo, potrei morire.»

Dio Elvis quanto cazzo avevi ragione amico mio.
Dove sarai, sarai solo, così solo che si potrebbe morire addirittura in pace.
Una morte in paradiso, ecco ciò che ho sempre desiderato.
Una morte lenta ma paradisiaca, quasi rilassante.
Una morte che invece di farti male ti salverà dalla vita.
D'altronde si dice così, no? Morire è facile, vivere è difficile.

«Oh, and although it's always crowded. Oh, e anche se è sempre affollato.
You still can find some room. Puoi ancora trovare delle stanze.»

Mavis impreca. «Parlateci voi, sono stanca.»
È Shantel a prendere le mie difese forse perché Cassidy le ha spiegato tutto. «Sai che si deve rifugiare da qualche parte per pensare in pace. Lasciala stare.»
Si aggiunge Anthony. «Ha anche una bella voce, cazzo, state un pò zitti.»
Finalmente dall'altro capo del telefono cade il silenzio solo per il gusto di sentire la mia voce mezza fatta che canta le note di una canzone del probabile '56 se non erro.

«For broken hearted lovers. Per amanti dal cuore spezzato.
To cry there in their gloom. Piangere lì nella loro oscurità.» Ah per carità, Elvis, non sono così disperata, abbi un pò di autostima.

«Sira!» Mi richiama Mavis.
«Dio santo, Mavis, vuoi chiudere quella bocca!?» La riprende Joshua.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora