CONNOR
«Hey, piccolo, che ci fai qui?» Chiede Ash a non so chi dopo aver aperto la porta, subito dei lamenti preoccupati si propagano per la stanza.
«Cos'hai?» Chiede ancora il mio amico alla palle di pelo che inizia ad abbaiare.Li ignoro bellamente continuando a smanettare sul mio cellulare scrivendo a Soraya.
Per la paura si è pure dovuta trasferire, ma sa che non può andare lontano, ciò nonostante ha deciso di voltare pagina, ormai ne è uscita, merita di tornare a vivere come una normale ragazza.
Come un missile, però, il cane piomba sul mio letto abbaiando mentre cerca di scostarmi il telefono con la bocca.«Palla di pelo, non farmi incazzare. Torna dalla tua padrona.»
Lo afferro per la pelliccia da dietro il collo alzandola per poi metterlo giù.
Questo non sembra volerne sapere saltando di nuovo sul mio letto mentre abbaia più forte spingendo il muso contro il mio fianco.«Ma che cazzo vuoi!?» Chiedo io già coi nervi a mille.
«Capo...»
Ringhio alzando lo guardo verso il mio compagno di stanza mentre tengo il muso al cane nella mia mano.Mi mostra una scatola che tiene tra le braccia chiudendo la porta con il piede.
«È per te, c'è il tuo nome.»
Una scatola per me? È sospetto.Sembra intuire i miei pensieri iniziando a scuotere la scatola.
Infilo la mano sotto il cuscino tirando fuori un coltellino svizzero, la palla di pelo guaisce cercando di abbaiare, ma la mia mano stretta attorno glielo impedisce.«Dammi qua.»
Posa il contenitore sul letto dove mi ci metto seduto mollando il cane.
Questo subito ricomincia ad abbaiare e ululare facendomi innervosire.«Io esco, vado a fare colazione.»
Afferra la sua felpa dallo schienale della sedia infilandosela uscendo senza voltarsi.
Chiude la porta dietro di lui.Afferro lo scatolone esaminandolo sotto i guaiti di Pascal.
Confuso mi volto verso di lui notando con mia grande sorpresa i suoi occhioni lucidi e delle lacrime bagnarli il muso candido.Cane depresso?
Ora ho visto proprio tutto.Si avvicina con la coda tra le gambe poggiando il muso sulla mia spalla fissandomi tristemente quasi a chiedermi aiuto.
Ma aiuto per cosa?
Cosa mai potrebbe volere un cane?Sbuffo infilando il cartone con il coltellino.
Buco tutto il cartone, subito il cane abbaia afferrandomi con la bocca l'avambraccio stando ben attento a non infilarmi le sue zanne nella pelle.«Ma che ti prende!? Mi stai veramente rompendo il caz-»
Corre dietro alla scatola spingendola verso di me finché non la capovolge.
Impreco guardando il disastro sul letto portando il mio sguardo furente verso la pulce.Questo annusa i fogli bagnandoli leggermente ancora per colpa delle sue lacrime, finché non abbaia afferrando l'unico foglio a quadretti tagliato malamente lungo i bordi ma al contrario piegato perfettamente su se stesso.
Me lo allunga, lo prendo bruscamente facendolo guaire.«Cos'è sta merda.»
Come a volermi rispondere, allunga leggermente il muso verso la cosiddetta lettera.
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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...