Waiting For You - Unlike Pluto (Feat. Joanna Jones)
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◀️⏸️▶️CONNOR
Aveva detto che avrebbe provato a tenere gli occhi aperti, ma mi rendo conto che ora come ora è così debole che anche respirare risulta un'azione complicata.
Oso immaginare cosa possa sentire ora.
Il suo viso sembra così sereno adesso.
Pare ignorare l'esistenza del mondo trovando rifugio nei suoi sogni sperando che questi possano essere migliori della vita reale.Ormai è mezzogiorno.
Gli altri stanno ancora ronfando stanchi sul pavimento, sul lettino accanto e sulle poltrone.
Io mi sono alzato pochi minuti fa solo per cambiarmi in bagno, dopo sono ritornato sulla poltrona cercando di calmare la palla di pelo che Lisa ha portato segretamente.È tutto un tremolio anche da addormentato.
Talmente impegnato a fissare Sierra che non mi accorgo di una mano sulla spalla.
Mi viene istintivo afferrarli il polso chiunque sia stringendolo sentendo, però, un gemito da parte di Sharon dolorante.
Mollo in fretta la presa mentre il cane si sveglia di scatto saltando fuori con la testolina dalla coperta che mi copre le gambe.
Li schiaccio una mano tra le orecchie per premerli il muso contro i miei addominali in modo che non abbai mentre alzo lo sguardo.Sharon mi guarda con sguardo materno che mi fa contrarre la mandibola allungandomi una brioche ancora fumante. «Scusa se ti ho spaventato. Tieni, devi avere fame.» Abbozzo un lieve sorriso appena accennato.
Afferro il dolce.
Prende posto accanto alla figlia afferrandole la mano che appoggia sulla coscia.Non mi è indifferente lo sguardo di Sharon che rivolge alla bimba.
Così materno, è triste vederla inerme al dolore della figlia.
Non riesco ad immaginare cosa possa provare una madre nel dover addirittura perdere il proprio bambino.
Se Sharon stava per morire appena l'ha vista, cos'ha fatto Sierra quando ha scoperto che Lucky era morto dentro il suo ventre?
Qualcosa mi ha smosso quando ho letto il diario di Sierra, sapere che tutti quei momenti di gioia sono stati devastati da quell'uomo, mi fa imbestialire!Quante cose ha dovuto passare già all'età di 16 anni.
Lo stupro.
L'aborto.
Il divorzio.
Gli attacchi di panico.
La confessione.
Sardonice.
Il mio bipolarismo spontaneo.
I viaggi a Washington.
L'ala ovest.
E ora questo.
È più forte di chiunque altro.
Di certo non più di me sicuramente.
Diciamo che siamo completamentari, io fisicamente e lei mentalmente.Sbriciolo alcuni pezzi di brioche allungando il palmo verso il cane che inizia a mangiare affamato da sotto la coperta.
Inizio a mangiare anch'io, ma sembro quasi obbligato.
Se non metto sotto i denti qualcosa di sicuro qualcuno al piano di sopra si sveglierá nel sentire il mio stomaco brontolare.«Tu come stai?»
Alzo di scatto lo sguardo verso di lei rallentando nel masticare fino a fermarmi.
Mi fissa con i suoi occhi nocciola, quasi bruni, mi ritrovo a dover notare una notevole somiglianza con Sierra.
«Perchè lo chiedi?»
Sorride al mio broncio. «Perchè m'interessa, forse?» Chiede a sua volta ironica.Mi infilo tutta la brioche in bocca gonfiandomi le guance.
Sharon ridacchia osservandomi intenerita mentre faccio scivolare le briciole dal palmo della mia mano alla bocca aperta di Pascal.
«Bene.» Boffonchio a bocca piena.
Quello che sputo fuori lo divora Pascal che tira la lingua di fuori in attesa di essere imboccato come un pennuto.
«Ah, che schifo! Cane scemo.» Li spingo il muso, ma si trova a mordermi il polso.
Lo lascio fare purché non mi rompa il cazzo.
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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...