C.14:||FootballMatch

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Chop Chip Slide
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SIERRA

«SIETE DEI GRANDI!!!» Il pubblico grida in fermento. Tutti sono alquanto esaltati, devo dire per un buon motivo.

Finalmente la prima partita di football con in squadra i nostri membri entrati -ancora in prova- nella Miami Hurricanes. Stanno entrando in stadio i primi giocatori.

«SIAMO TUTTI CON VOIIII!!!» Saltello sul posto, tutti noi della Belis in piedi vicino alla ringhiera in piena vista al campo.

Riconosco i ragazzi alcuni di loro senza casco mentre altri sono già pronti. Avvisto lui intento a scompigliarsi i ricciolini con un sorriso che glielo vedevo appiccicato raramente sul volto. Il sorriso di chi è finalmente libero, felice e contento di essere in libertà. Il re finalmente in campo e il diavolo pronto a fare vittime. Ecco come lo consideriamo noi. Per ovvie ragioni. Non risparmia mai nessuno.

«MIAMI!!! MIAMI!!! MIAMI!!!» Le bandiere arancio e verdi si elevano. Alzo felicemente le braccia al cielo saltellando con mia cugina accanto e Mavis che ride osservando Aston già con il casco sulla testa che sembra parlare con Joshua.

«DI NUOVO IN CARICA, BABY!!!» Carlos lancia il casco per terra che rimbalza per l'impatto e prende la rincorsa fino al centro campo come se fosse posseduto.

Inizia a fare infiniti salti mortali facendo aumentare la folla in delirio. «TI LOVVIAMO!!!» Ridacchio quando le cheerleaders seguono il messicano nel suo folle spettacolo.

Connor ridacchia fissando con superiorità Jarren che si dirige alla panchina afflitto e con una smorfia incazzata sul volto. Pare che la battaglia tra i due quarterback decreterà la fine qui e oggi. Quale posto migliore se non dove si cederà la corona al vero capo dei Miami Hurricanes?

Se la partita verrà vinta da noi, Connor diventerà il solo e unico quarterback famoso a livello nazionale e anche mondiale per essere il leader degli Hurricanes di Miami, Florida, ciò significa che i giocatori della Belis resteranno in squadra come comandanti. Se invece, per pura disgrazia, dovessero vincere gli avversari, tutto ritornerà come prima e i nostri si possono pure scordare di mettere piede su questo campo.

«Mi raccomando, il patto è fatto. Non fatemi pentire.» Connor annuisce al coach che, insieme ai giocatori che scaldano la panchina, si dirige proprio verso la panca messa sotto la ringhiera dove tutti noi siamo in piedi per assistere alla vincita dei nostri.

Sappiamo molto bene come sono i Belisiani. Senza pietà. Vogliono e devono rendere giustizia al nostro nome. Si decide tutto qui e ora. Non abbiamo dubbi su chi vincerà. Ciò nonostante, siamo tutti molto gasati, per la partita e soprattutto per i possibili piani malefici dei giocatori. Ammettiamolo, Connor e i ragazzi hanno un modo strano di iniziare le partite. Come? Umiliando gli avversari in modo che sia più facili schiacciarli sia fisicamente che emotivamente.

«Siete venuti a fare il tifo?» Chiede Anthony insieme al suo gemello. «Su fulmini, fateci vedere le saette!» Esclama Jerry.

Non pensare male, non pensare male.

Me lo continuo a ripetere sperando che l'immagine e le voci dei due amanti spariscano dalla mia mente. Ovviamente la mia mente scorda solo quello che vuole. E l'occhiata maliziosa di Derek rivolta verso il mio amico non aiuta affatto.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora