SIERRA
Lo afferro per il colletto della felpa allungandomi verso di lui. Le sue labbra si schiantano con le mie mentre le tempie mi risuonano avvertendomi che la sbronza sta passando. Ma non m'interessa.
Sono lucida e capisco che tutto quello che abbiamo passato insieme sta finalmente avendo un senso. Un senso che seppur complicato, ora mi sembra solo riempire.
Le sue braccia si allacciano alla mia vita tirandomi su e facendomi avvolgere le gambe attorno alla sua vita alzando leggermente il vestito. Ansimo. Le sue labbra fremono contro le mie, le sue mani sono bollenti.
«Sarà che mi sto aprofittando di te, ma ti assicuro che se fossi pronta a quest'ora saresti stesa-» Mi lascia un bacio. «-nuda-» Un altro bacio. «-eccitata-» Bacio. «-e soprattutto mia.» Mi sfugge un timido gemito quando la mia schiena si schianta contro la porta chiusa.
Il suo membro è stretto nei suoi pantaloncini tra le mie gambe attaccato alle mie mutandine che si stanno bagnando delle mie voglie.
Le mie guance si imporporano e i miei occhi si socchiudono. «Non mi credi?» Chiedo io.
I suoi occhi si soffermano sul mio seno stretto nel vestito. In pochi minuti mi sfila la giacca buttandola a terra.
Il suo silenzio sembra trasportare una negativa risposta alla quale una stretta al petto mi impedisce di respirare normalmente. Gli occhi mi si fanno lucidi.
Inizio a dubitare pure io di me stessa.
Sarà davvero amore? Oppure...attrazione fisica? È questo ciò che sento?
Mi porto la mano alla bocca, subito Connor si ferma alzando lo sguardo verso di me. I ricordi mi vorticano per la mente.
Il nostro "primo" incontro all'incrocio. Il giorno in cui ci hanno presentati. L'avventura al veterinario. Il primo gelato insieme. Il matrimonio. La prima notte nella stessa casa. Il suo casco. Il quasi bacio nello sgabuzzino. Il nostro primo scatto di passione quando si è intrufolato nella sua stessa casa prendendomi di spalle.
Ogni cosa. Ogni nostro momento insieme sembra un lontano ricordo.
Abbiamo iniziato da ragazzini e ora siamo già diventati adulti, studenti universitari. Ma il nostro rapporto sembra essersi fermato a quando avevamo 17 anni.
Sembra quasi che tutto ritorni sempre al punto di partenza, come un ciclo continuo nel tempo. Nel nostro tempo. Mi viene difficile pensare che in verità sia passato un anno. Ma in quell'anno cos'è successo?
«Puoi mettermi giù?» Ubbidisce riluttante lasciandomi andare. Mi liscio il vestito raccogliendo la mia giacca.
«Che ti prende?» Scuoto la testa ridacchiando mentre lo supero per non far vedere i miei occhi lucidi con le lacrime che minacciano di uscire.
«Voglio lavarmi e togliermi questa puzza di alcool di dosso.» Dondolo fino all'armadio tirando fuori il mio pigiama dai pantaloni larghi e una maglietta anch'essa grande.
«È l'alcool a parlare al posto tuo.» Ammette infine quando raggiungo la porta del bagno. «Non dovresti provare quella...cosa con me.» Sorrido amaramente.
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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...