Prima Stagione

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Attenzione:
A chiunque inizi a leggere la seconda, consiglio saldamente di leggere prima l'altra in modo da capire cosa stia succedendo. La storia contiene linguaggio forte, scene di sesso esplicito e un Connor arrapato. Chiunque copi e/o duplichi la storia sono cazzi suoi, in quanto può essere denunciato per plagio e vi avverto, non esito. In quanto a questo discorso serio...mi sono rotta il cazzo, dai raga, un pò di risate cazzo è la seconda stagione!

PROLOGO
(Unexpected Reality - S.1)

Alzo gli occhiali sulla testa infilandoli tra i capelli e i miei occhi ne incontrano un paio verdi. Un ragazzo biondo, occhi che sembrano due smeraldi, petto nudo pantaloncini da basket neri e una collana dorata al collo dalla spada con incastonata sul manico una pietruzza smeraldina. Ci mancava solo il quarterback ora. Alzo un sopracciglio nel mentre che lo vedo irritato. Si china verso di me appoggiando gli avambracci alla portiera.

«Dovevo sapere che c'era un McGarden alla guida.» La sua voce roca si insinua nelle mie orecchie. Un ghigno li si forma sulle labbra e io sorrido ironica. «Dovevo sapere che c'era uno scocciatore attaccato al mio culo.» Sorride divertito mentre io mi volto a guardare il semaforo.

Appena scatta il verde, giuro che parto in quinta e li passo sopra i piedi.

«Non mi dispiacerebbe stare attaccato al tuo culo.» I suoi occhi verdi sembrano tracciare un percorso di fuoco lungo il mio corpo soffermandosi un pó più del dovuto sul mio seno. «La mia faccia è più sopra.» Dico guardando di nuovo il semaforo.

Ma perché ci mette così tanto a scattare?

Quando mi volto a vedere Connor lo vedo più vicino al mio volto, più di quanto non lo era prima. Ma si è avvicinato o sono io che ho le travirgole? «Senti maniaco pervertito, cosa vuoi? Sbrigati.» Dico spazientita guardando avanti la strada.

Con la coda dell'occhio, però, non posso far a meno di vedere i suoi muscoli contratti. Addominali marcati, pettorali scolpiti e delle piccole perle di sudore che gli attraversano il tutto rendendolo ancora più fiammeggiante di quanto non lo sia già. Peccato che io non vada con i puttanieri perché non sono la troia di turno.

«Volevo solo sapere chi è che guida come un bradipo ubriaco.» Gli faccio un sorriso tirato che è più finto del culo di Nicky Minaj.

«Adesso lo sai, puoi andartene?» Una risatina da parte sua mi fa roteare gli occhi e scoccare la lingua contro il palato scocciata. «Perché? Io sto così comodo qui.» Dice facendo li occhioni da cucciolo bastonato. «Apparte il fatto che se una macchina dovesse passare ti prenderebbe in pieno, non voglio essere la spettatrice di un incidente stradale tra un auto e un cretino. Quindi...» Con la coda dell'occhio vedo che scatta il verde e io mi volto verso Connor sorridendogli perfidamente. «Addio.»

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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora