C.77:||AnEroticDream

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Bad Guy-Billie Eilish (Feat. Justin Bieber)
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◀️⏸️▶️

SIERRA

Sbatto le palpebre confusamente cercando di adattare la vista al buio.
Deglutisco rumorosamente constatando di essere sdraiata su un letto e di essere anche nuda coperta solo da un leggero e sottile lenzuolo rosso scarlatto.
Mi guardo confusamente attorno notando di essere in una stanza a me famigliare, ma che non riconosco dato il buio.
Mi irrigidisco all'istante nel sentire una presenza vicino a me, un corpo assai famigliare che irradia calore inumano.

Azzardo quindi a chiamarlo.
«C-Connor?»
Un mugolio mi fa spalancare le palpebre mentre mi volto verso la sua direzione ritrovandomi faccia a faccia con due occhi verdi affascinanti.

La troppa vicinanza mi fa deglutire rumorosamente scatenando un suo ghigno al mio rossore di guance per l'imbarazzo, soprattutto perché noto che nemmeno lui indossa qualcosa, coperto dal mio stesso lenzuolo che minaccia di scivolare via lasciandoci completamente esposti l'uno all'altra.
Mi osserva con il gomito piantato nel cuscino e il pugno sulla tempia.
Non riesco ad evitare il contatto visivo una volta trovato, i suoi occhi hanno un non so cosa di ipnotico.

«Certo che dormi proprio come un ghiro.» Confessa lui con voce roca probabilmente perché si è appena svegliato da poco, anche se ciò che ha appena detto mi fa dedurre che sia passato un pò di tempo da quando ha aperto gli occhi.
Arrossisco al suo tono profondo, ancora di più quando la sua mano libera giocherella con il bordo del lenzuolo quasi a scivolarmi via giù dal petto.
«Devi esserti stancata molto...» Mormora sorridendo enigmatico.
Aggrotto le sopracciglia. «Per...chè?» Chiedo innocentemente non capendo realmente ciò che ha detto.

Il suo sorriso si allarga mentre con una mossa scaltra si ritrova sopra di me lasciandomi un bacio sulla gola.
«Non fare la finta tonta, bimba.»
Risale la mia gola, percorre il contorno della mia mandibola arrivandomi all'orecchio.
«Vorresti dirmi che non ti ricordi cos'è successo ieri notte? Che non ti ricordi di quante volte hai urlato il mio nome? Oppure di come mi tenevi stretto a te? Non si dicono le bugie, sai?»
Spalanco gli occhi a ciò che ha detto, ma per quanto mi sforzi, nulla mi trapassa la mente come se la mia vita prima di ora non fosse mai esistita.

Mi sembra come se mi fossi appena risvegliata dopo millenni, come una rinascita.
Connor nota la confusione nel mio volto e me lo spazza via lasciandomi un bacio in un punto sensibile sotto l'orecchio che mi fa inarcare.
Così facendo, sbatto i miei fianchi contro i suoi procurandoli un mugolio strozzato e roco mentre i miei occhi si ingrandiscono nel sentire il suo membro contro le mie labbra.
Le mie piccole mani si appoggiano sulle sue braccia possenti sentendone la muscolatura rigida e palestrata.
Le sue labbra mi stampano baci su baci lungo il contorno del mio viso riempendo la misteriosa stanza di questi suoni beati.

Chiudo istintivamente gli occhi quando si tira leggermente su per osservarmi il viso.
Le sue labbra sfiorano le mie innumerevoli volte senza mai appoggiarsi su di esse.
Sorride furbamente. «Che ne dici di ricordare cosa abbiamo fatto ieri sera?»
Mi ritrovo a fremere osando solo immaginare a cosa allude con quel tono peccaminoso, ciò nonostante, esigendo una risposta, annuisco leggermente.

Le sue labbra si scontrano con le mie come due pianeti in collisione l'una con l'altra pur non avendo nulla in comune, semplicemente una forza misteriosa gli ha avvicinati, senza un come, senza un perché, questi si scontrano a vicenda non avendo una reale motivazione per farlo.
Così sono le nostre bocche affamate di sentire il gusto l'uno dell'altra, il suo salato e infuocato, il mio dolce e tenero.
Opposti che si attraggano, seppur alle volte si respingano, questa volta sembrano non volersi staccare.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora