C.79:||TreasureHunt

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Nobody Speak-Dj Shadow
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◀️⏸️▶️

Attenzione:
Questo capitolo sarà più lungo di altri, ma cercherò di rendenderlo più veloce e divertente in modo che non vi pesi. Vi dico solo che ne varrà la pena per quello che accadrà dopo.

SIERRA

Stranamente mi risveglio senza la fastidiosa sveglia di Mavis che mi rompe mezzo timpano e senza le leccate di Pascal.
Il ricordo di aver dormito con Connor mi riaffiora in mente ma, tastando nel posto accanto a me, non trovo assolutamente nessuno.
La cosa mi fa alzare di scatto mettendomi seduta sul letto.
Guardo la stanza stroppicciandomi l'occhio assonnata.
Non c'è nessuno. E per nessuno intendo proprio nessuno...Nemmeno Pascal e Ti-Pex.

La cosa è ancora più sospetta.

Prima di poggiare i piedi sul pavimento controllo per terra e sotto il letto, cosa che non dovrei assolutamente fare, ma siccome è mattina non mi faccio problemi, contando che si tratta di Connor o di una sua possibile trappola, ancora meno.
La prima cosa che faccio, è prendere il telefono per controllare l'ora.
10:30 a.m.
Mi sono svegliata anche abbastanza tardi, ma siccome è domenica, non mi faccio poi così male.

Vado in rubrica notando con felicità gli auguri da parte dei miei parenti.
46 chat diverse, due messaggi ciascuna.
Dovrò rispondere a tutti quanti.
Cerco il contatto di mio fratello chiamandolo immediatamente schiarendomi la gola per non spaventarlo.
Neanche finire lo squillo che lo sento gridare insieme a me all'unisono...«TANTI AUGURI!!!»
Scoppio a ridere.

«Sapevo che ti saresti svegliata alle dieci, quindi non ho voluto svegliarti prima.» Caro il mio Moose.
«Che carino che sei. Ascolta, già che ci sono...volevo chiederti scusa per...la cosa che ho detto in azien-» Lo sento ridacchiare. «Cara la mia sorellina, so già che hai un caratteraccio, non serve farti sentire in colpa. Avrai di che riflettere oggi...parecchio anche.»
Emetto un verso confuso.

Improvvisamente la scomparsa di Connor e di Pascal mi insospettisce con ciò che ha detto mio fratello.
«Cosa intendi dire?»
Lo sento sorridere. «Eh no! Lo scoprirai da sola! Io vado a mangiarmi la torta di Jess, manderò la foto...anche se mangerai qualcos'altro. Ci si sente!»
La mia mente, perversa com'è, pensa al doppio significato delle sue parole.
Scuoto la testa accorgendomi che mi ha riattaccato.

Timballista del cazzo.

Sospiro alzandomi.
Mi dirigo verso l'armadio per prendere dei vestiti puliti.
Aprendo le ante, però, noto che non c'è nulla.
Gli appendi abiti ciondolano per la corrente con cui ho aperto di fretta le ante in legno, tranne che per una semplice gonna jeans che sono solita nettere e una felpa rossa che riconosco essere di Connor.
Apro il cassetto per vedere se almeno c'è l'intimo, ma trovo solo un reggiseno rosso fuoco in pizzo e delle mutandine abbinate.

Spalanco gli occhi ricordando una cosa.
Una volta Connor sbirciò nel mio armadio e mi ammise che, fatalità, il suo intimo preferito era quello rosso in pizzo che aveva pure le mutande abbinate.

Mi rendo conto che tutto ciò che succederà in questa giornata, sarà tutta opera sua e maledetta me l'ho minacciato pure di fare queste sue cazzate.
Furbo com'è, l'ha rivelato a mio fratello e quello stronzo, invece di stare dalla parte di sua sorella come dovrebbe, si mette dalla parte del nemico aiutandolo a non dirmi nulla.
Quanto vorrei piantarli un bamboo nel culo! I panda soffrirebbero e il WWF mi andrebbe contro.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora