Girls Talk Boys-5 Second Of Summer
0:00 •—————————————— 3:33
◀️⏸️▶️Attenzione:
-9SIERRA
Io fisso lui.
Lui fissa me.
Io deglutisco.
Lui si avvicina ancora di più.
Mavis arrossisce. «O mio dio, ho interrotto un momento!» Grida la rossa facendomi voltare di scatto verso di lei. «Non è affatto come sembra!» Esclamo imbarazzata.
Stringo un'occhio quando lo sento sbuffare dal naso contro la mia guancia muovendo i miei capelli per colpa del fiato.
Mavis ritorna sui suoi passi entrando dentro la sua aula mentre io mi stringo all'angolo del corridoio.
Il suo corpo grande mi blocca contro il muro, non ho nessuna via di fuga.Immaginavo diversamente il mio rientro alla facoltà, evidentemente dovevo aspettarmelo un attacco da parte sua dopo ciò che è successo ieri e il fatto che siamo stati distanti.
Appena si è svegliato io sono letteralmente scappata, la cosa deve averlo fatto scioccare soprattutto con il discorso di Jenna e le allusioni del dottore.
Era troppo imbarazzante, non potevo restare ancora lì o sarei esplosa.«Quindi-» Ringhia facendomi deglutire rumorosamente. «-sei incinta.»
Per l'amor del cielo, ma ci arriva oppure no che quando l'abbiamo fatto prendevo la pillola!?
«Quando pensavi di dirmelo?»
Ci arriva secondo voi?
Sospiro. «Quando lo sarò forse?»
Alza un sopracciglio. «Che vorresti dire.» Signore, dammi la pazienza ti prego, la invoco.«Non sono incinta, stupido! Ho preso la pillola sempre. Jenna ha semplicemente pensato che io fossi incinta in quel momento perchè ha confuso un pò le cose, è una bambina, sai che ha molta immaginazione. Non credevo che l'avresti presa sul serio.»
Caccia un sospiro di sollievo seguito da un gemito di liberazione mentre appoggia la fronte sulla mia spalla.«Quella piccola peste mi ha fatto svenire!»
Sorrido divertita. «È la prima volta che ti ho visto impaurito.»
Ridacchia rilassando i muscoli di colpo. «Non ero spaventato, semplicemente mi ha colto di sorpresa.»
Una mia mano si intrufola tra i suoi capelli biondi scompigliati mentre l'altra si appoggia sulla sua spalla.Mi faccio seria colta da una domanda che mi tormenta e che pongo senza troppi giri di parole. «Se lo fossi stata, cosa avresti fatto?»
Non sembra affatto colpito dalla mia domanda, come se avesse già chiara la risposta. «Di certo non sarei scappato se è quello che pensi.» Qualcosa continua a pesarmi.
«Ma saresti rimasto controvoglia.»
Scuote la testa alzando lo sguardo verso di me. «Credo che semplicemente non sarei stato in grado prendermene cura, ma ci avrei comunque provato.»Sorride amaramente.
«Se devo essere sincero con te, un bambino sarebbe l'ultima cosa che vorrei. Con uno come me non starebbe affatto al sicuro, sono un totale irresponsabile, non so nemmeno badare a me stesso e non credo che la mia irascibilità sia sicura per lui.»
Sussulto sorpresa alla sua affermazione.Mi lascia abbastanza sorpresa ciò che ha detto.
Da una parte il fatto che non voglia avere bambini mi incupisce, ma il fatto che non lo voglia perché ha paura di farli del male è dolce.
Non credevo che potesse ammettere di essere incapace a tal punto.
Essere realista e sincero con sé stesso e già di per sé un grande traguardo.
Ciò nonostante mi ferisce la sua scarsa fiducia in sé stesso.
Certo, magari come padre non sarebbe questo granché di responsabilità, ma i bambini lo adorano, seppur lui gli detesti.
STAI LEGGENDO
Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...