C.4:||BelisianRiunion

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SIERRA

Mi sono svegliata presto oggi, oltre che per aver dormito presto, anche perché ero troppo entusiasta per non preparare tutto il necessario. D'altronde, è il mio primo giorno all'università. Senza dimenticarci l'incontro tra i Belisiani alla mensa.

Noi ormai vecchi studenti della Belis Hight School, siamo rimasti comunque con il nome classico che ci hanno affidato gli abitanti di Miami. Belisiani. Così saremo a vita.

Si terrà una specie di riunione a mensa all'ora di colazione prima delle otto, ovvero, l'orario di inizio lezioni. Si detteranno le regole che dovremo rispettare mantenendo alto il nostro titolo da rivoluzionari scolastici. Ciò, anche se comporterà l'espulsione, dovrà essere rispettato e chi sarà in difficoltà verrà aiutato da tutti gli altri seppur questi possano mettersi a rischio. Nessuno verrà abbandonato.

Senza poi contare anche il nostro battesimo alle nuove scuole che frequentiamo. L'anno scorso si era fatto, ma non c'ero purtroppo, non volevo nemmeno partecipare. La sfida -una delle tante- si tiene ogni anno esclusivamente tra Belisiani. Essa si chiama Naked Run. Già...corsa nuda.

La regola è solo una: non ci sono regole. I partecipanti dovranno essere obbligatoriamente 10 altrimenti questi verranno pescati a sorte con il cappello di Joshua. Questi dovranno mettersi, in questo caso, di fronte all'entrata dell'università alla riga di partenza che si farà con una bomboletta di vernice. Rigorosamente nudi e con degli asciugamani addosso che poi si toglieranno non appena si sentirà il fischietto. I vestiti saranno nascosti in giro, il nostro compito, o per lo meno quelli in gara, è quello di cercare almeno cinque indumenti da mettersi, andare dove si metterà una campana, suonarla mentre ci si fa una foto con il telefono e tornare di corsa da dove si è partiti. Senza foto, la corsa si annulla. Se i vestiti sono meno di 5, la corsa si annulla ugualmente.

Questa è solo una delle stupide gare che si fanno per battezzare il nuovo anno di scuola. Quest'anno voglio partecipare anch'io, vincere e mostrare finalmente a Ethan -vincitore per 4 anni consecutivi- che anch'io posso fare questo genere di sfide.

Vi starete chiedendo dov'è finito quel nudista/timballista/proprietario di Sir. Pancetta e gamer asociale. Beh, a Seattle. Mi preoccupavo di andare a Seattle e lasciarlo qui da solo, pare che Jess fosse una priorità assoluta, ma non gliene faccio una colpa. Io gli shippo, se Moose non si mette con lei, rimarrà scapolo tutta la vita.

Sono le sette in punto. L'incontro si terrà alle sette e mezza e le lezioni subito dopo. Ho deciso di fare una passeggiata. Fortunatamente oggi il sole è più che splendente e il sole scottante. Ho lo zaino sulla spalla con dentro i libri, dei quaderni di diverso colore ad anelli, il mio astuccio con tutte le penne colorate e soprattutto il mio album.

Mavis ha sempre detto che ho un bel modo di scrivere e di prendere appunti. Ordinato, scritto con le penne colorate, sottolineato con gli evidenziatori e con i post-it attaccati al bordo delle pagine come segnalibri. In effetti, se una cosa mi interessa veramente so prendere appunti come nessun altro, altrimenti, le cose che so, non me ne frega un cazzo e disegno.

Prendo il telefono dalla tasca frontale della salopette di jeans con la gonna. Disattivo la sveglia che ha cominciato a vibrare e faccio ripartire la canzone che mi risuona nelle orecchie attraverso le cuffiette.

Alcuni studenti camminano tranquillamente per andare alla mensa. Altri si siedono alle panchine o sul prato a chiacchierare. Ognuno fa i cazzi suoi insomma. Poi ci sono io che giro a vuoto. Pascal e Ti-Pex stanno ancora dormendo insieme a Mavis. Ho lasciato loro da mangiare nella ciotola e anche da bere. I giocattoli sanno dove trovarli, tanto hanno il cervello più sviluppato di molti altri.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora