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Earned It - The Weekend
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◀️⏸️▶️

SIERRA

Io e le ragazze finalmente usciamo dal condominio notando i ragazzi fermi ancora a lamentarsi tra di loro di fronte alla limousine che Jolen ha gentilmente chiesto a mia zia in prestito.
Stringo la catenina dorata della mia pochette giocherellandoci distrattamente per il nervosismo.
Mavis mi sorride teneramente forse capendo del perché sia così rigida, mi avvolge un braccio sulle spalle. «Sei stupenda! Se quel coglione dice qualcosa, saprò come ucciderlo anziché salvarlo.»
Ridacchio divertita.

Adoro Mav, a modo suo sa sempre come risollevarmi il morale e rassicurarmi.
Certo, la violenza sarà sempre per lei fonte di minacce, ma apprezzo l'audacia e l'affetto che ci mette.

«Alla buon'ora cazzo, quanto ci met-» Connor si zittisce di scatto non appena i suoi occhi verdi si posano su di me.

Improvvisamente sento molto caldo.
Soprattutto dopo quello che abbiamo fatto ieri anche se non dovrei sorprendermi più di tanto.
Credevo solo che, una volta superato lo stadio del sesso la questione si sarebbe conclusa lì, d'altronde doveva solo farmi passare un trauma.
Evidentemente non era ciò che credevo.

Connor era diventato parecchio insistente questa settimana, non teneva mai le mani al proprio posto e questo mi ha lasciato combattuta ma anche sorpresa nel vedere che si stava interessando più di quanto non lo fosse già in precedenza.
Conoscendolo, non è tipo da avere più rapporti con una sola ragazza a meno che non sia incazzato e quindi si sfoga sulla stessa persona. Ma non mi sembrava fosse incazzato quando lo faceva con me, quindi escludo l'ipotesi.
L'unica cosa che mi continuo a ripetere è di non crearmi false speranze per non soffrire dopo.
È complicato.
Tutto con Connor è complicato.

Mi divora con lo sguardo.
Mi studia e mi esamina come un campione da laboratorio.
Percorre ogni singola parte del mio corpo soffermandosi sul mio seno coperto da due leggeri pezzi di seta che sembra voler strappare o bruciare.
I suoi occhi si illuminano mentre si passa la lingua sul labbro inferiore forse scoprendo che sotto non ho il reggiseno.

Lo osservo anch'io.
I capelli ricciolini biondi scompigliati come al solito.
Gli occhi verdi chiari attenti alla mia figura.
Le labbra carnose leggermente umide per averci passato poco prima la lingua.
Indossa una semplice camicia scura i qui primi bottoni sono aperti mostrando l'inizio dei suoi pettorali marcati.
Una giacca altrettanto nera aperta.
Il ciondolo dorato come i suoi capelli dalla pietra smeraldina come i suoi occhi.
Dei jeans scuri strappati sulle ginocchia e le Vans nere.

La prima volta che lo vedo con vestiti scuri, di solito indossa sempre pantaloncini jeans chiari e una canottiera o una maglietta di diverso colore ogni giorno o semplicemente a petto nudo come suo solito.
Fa strano.
Io l'ho visto anche nudo e vederlo così vestito mi fa un effetto strano, è divertente.

«P-P-Possiamo andare?» Chiede Carlos balbettando quando vede Jolen nel suo bellissimo vestito luccicente che mostra le sue forme.
«Ma che cazzo di domanda è, morto di figa!? Sali, coglione.»
Riceve uno scappellotto da Connor alla sua stupidaggine.

Si avvicina a me, i ragazzi fanno lo stesso.
Nei sedili di fronte si siedono Mavis e Aston, mentre noi ci dirigiamo verso le altre portiere.
Spalanco gli occhi quando Connor mi apre la porta facendomi cenno di entrare con la testa.
Scioccata da questo improvviso gesto galante, entro lentamente con fare sospetto.

Infatti...«Merda, bimba! Ti sei messa le mutandine nere, vero!? Si vede! Ti guarderanno tutti il culo! Cazzo, cosa devo fare con te!?»
Le ragazze scoppiano a ridere riprendendosi dalla loro sorpresa capendo l'intento di Connor.
Prendo posto, Connor accanto a me incrociando irritato le braccia al petto con il broncio.
Non posso far a meno di sorridere.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora