C.24:||StarryGreenNight

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PS: Ho appena realizzato che questo capitolo sarebbe dovuto essere pubblicato ieri, ma ero occupata a giocare a slither.io sul computer della scuola e mi sono dimenticata.😅😅 Ma sono arrivata decima in classifica! Poi sono schioppata perché sono passata su una coda che credevo mia ma che era di un altro. È stato...un vermicidio.

SIERRA

«Allora Denverino, devi fare il bravo, altrimenti niente coccole, ok?» Inizia a ridere goffamente battendo le manine. Sospiro. «Lo prendo come un si.»

Passo le mani sotto le sue piccole braccia e lo prendo in braccio chiudendo con un calcio la portiera mettendo la sicura. Infilo le chiavi nella tasca dei pantaloni azzurrini del mio pigiama che ho ancora indosso con i motivi a forma di gelato.

Guardo il condominio che si innalza di fronte a me dove abita questa Denise. Noto in particolare un balcone le cui vetrate sono aperte e le tende svolazzano liberamente. Qualcuno deve essersi dimenticato di chiudere le porte.

Salgo i gradini sentendo Denver starnutire. «Oi, non ti ammalare che tua madre mi ammazza dopo.» Emette un versetto carino che mi fa sorridere. Li lascio un bacio sulla fronte.

«M-mba.» Salgo le scale che mi si presentano davanti ricordando che quella signorina dai servizi aperti come le sue gambe si trova al quarto piano nell'appartamento numero 15.

Giocherello intanto con Denver che si diverte ad afferrare continuamente le mie dita, o almeno ci prova. Muovo l'indice davanti al suo visino dolce, cerca di prenderlo e portarselo alla bocca per ciucciarlo, ma sono più forte di lui.

Alzo lo sguardo finalmente giunta al piano di Denise Sevile, o almeno così pare chiamarsi da quello che mi ha scritto Joshua al cellulare. 13. 14. 15! Avrei riconosciuto casa sua anche senza numero, le grida sono benché udibili e la porca sta godendo.

Gliela faccio passare io la voglia di fare sesso con un ragazzo che dovrebbe fare da babysitter ad un bambino che poi lascia a me per scopare. Alla faccia del "io amo Sardonice", ma a chi la da a bere? A me? Adesso vedrà chi è veramente Sierra McGarden.

«Piccolo, guarda e impara, zia Sira ti insegnerà una cosa molto utile.» Come ad aver capito, sorride mostrando i primi dentini da latte che stanno crescendo.

La catenina con cui è attaccato il ciuccio di Denver al body è tenuto da una forcina. Li metto il ciuccio in bocca sorridendo furba. Subito inizia a ciucciare mentre li sfilo l'oggettino dal body. Lo guardo vittoriosa. Ci manovro un pò per poterla aprire in modo che si allunghi in un lungo pezzo di metallo che possa entrare nella serratura.

«Bingo.» Mormoro quando riesco finalmente nel mio intento.

Infilo così la forcina nella serratura cercando di capire come possa essere dentro. Dovrebbero esserci il cilindro e i pistoncini se è una serratura normale. Devo solo spingere manualmente ogni pistoncino nella posizione corretta e girare piano il cilindro per riuscire ad aprire la porta.

Sono veramente un piccolo genio. È davvero dura nascondere questa intelligenza sembrando ignorante al mondo intero. Ma torna utile se si vuole sorprendere la preda, nessuno si aspetterebbe qualcosa del genere. Ecco perché bisogna sempre avere qualche caratteristica inaspettata.

Spingo la forcina nella serratura il più in basso possibile girandola leggermente, trovo il primo pistoncino che alzo passando sotto sentendo un click. Altri quattro e arriverò al cilindro. Uno dopo l'altro i click si fanno sentire facendo sempre procurare un versetto a Denver. Finché al quinto rumore arrivo al cilindro. Giro lentamente la forcina e con la punta del piede spingo la porta, scricchiola leggermente quando si apre.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora