Attenzione:
Scene spinte con linguaggio altamente raffinato. Mooooooolto raffinato.
Lascio a voi la lettura.
Grazie e #camomillatevi.SIERRA
Mugolo contro le sue labbra quando le sue mani mi slacciano la cintura le cui chiavi tintinnano appese al portachiavi.
La butta a terra indifferente premendo di nuovo le labbra sulle mie per dei piccoli baci da fare girare la testa per quanto sono seducenti.
Afferro i lembi della sua maglietta alzandogliela, subito se l'afferra dal colletto per togliersela e buttarla anch'essa a terra lasciandomi una bella visuale dei suoi muscoli.Si erge in tutta la sua potenza mostrandomi fiero ed orgoglioso i suoi pettorali marcati e i suoi addominali perfettamente scolpiti ben contornati da mostrare il loro confine.
I miei occhi ripercorrono ogni singolo lembo di pelle duro e contratto.
Sembra darmi tempo apposta per ammirarlo guardandomi divertito pensando forse che una tipa come me non abbia mai visto un paio di insignificanti muscoli, quando invece abitavo proprio con il suo compagno di squadra nonché mio fratello con cui mi allenavo quotidianamente.Poggio con sua grande sorpresa la mano sul suo cuore.
L'unico muscolo che veramente importa ora e che ritrovo a battere selvaggio, quasi indemoniato sotto il mio piccolo palmo.
Abbassa lo sguardo sulla mia manina sorridendo. «Cosa fai?» Chiede divertito.«Sto sentendo il vero Connor.»
Le mie parole lo fanno ghignare mentre mi passa le mani dietro le ginocchia avanzando verso la zip dei miei pantaloni.
«E cosa dice?» Chiede lui fissandomi con curiosità ambigua.Sorrido leggermente premendo di più il palmo sul suo petto.
Il mio desiderio di risponderli sinceramente accompagna il mio gesto che Connor si ritrova a fissare ammaliato e catturato come un bambino alla vista di una dolcissima caramella.
Sento il suo cuore battere impazzito.Forte, potente e selvaggio, richiede la mia attenzione.
Non l'ho mai sentito così veloce e ora lo è...per me.
Ha mai battuto così forte prima d'ora?
Vorrei chiederglielo, ma anche se lo facessi non credo mi risponderebbe.
Non credo ce ne sia bisogno.
La risposta la sento. Mai.Inclino la testa. «Che non devi preoccuparti di cosa possa pensare io di te.» Socchiude un occhio fissandomi con una strana luce da sopra.
«Io mi fido di te. Chiunque tu possa pensare di essere, io mi fiderò di ogni parte.» Alzo lo sguardo verso di lui sorridendoli amorevolmente.
«Te lo prometto.»Con uno strattone mi leva i jeans di scatto lanciandoli in aria.
Mi accarezza con le dita bollenti le mie gambe nude.
Le ripercorre osservandomi il ventre con sguardo perso.
I suoi polpastrelli scottanti risvegliano la mia pelle accarezzandola ripetute volte.
Sembra come se stesse riflettendo sulle mie parole, accertarsi che la mia promessa sia reale.Ma non intendo ritirarla perché è la pura verità.
Io mi fido di lui, qualsiasi cosa accada, mi fiderò sempre di lui.Un sorriso delinea le sue labbra. «Forse ti stai fidando della persona sbagliata.»
Scuoto la testa.
«Forse dovresti fidarti di qualcun'altro.» Si allontana da me.
«Connor.» Lo richiamo.
«Ti potresti fidare di Cameron.» Ridacchia. «Di quel Ginger.»
Mi metto seduta sul tavolo. «Connor!» Lo richiamo ancora.
«Di Oscar-» Aggiunge indietreggiando. «-di Jedi.» Dice ancora. «-di Hazza.» Sghignazza.
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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...