Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]

C.47:||HotShower

PS:
Buona festa della donna!👭

SIERRA

Guardo i vari fogli che tengo in mano passandoli in rassegna con uno sguardo fugace.
Cerco di fare il meno rumore possibile per non svegliare Mr. Popular che dorme tranquillo con la guancia premuta sul mio seno forse pensando che sia il suo cuscino.
Sarebbe meglio lasciarlo dormire che svegliarlo e beccarmi una manata in faccia.
Per lo meno sta buono, è già abbastanza.

Ad ogni modo, fra un pò ci verrà servita la colazione e dovremo darci da fare se vogliamo trovare qualcosa che ci aiuti.
Credo che le informazioni di Connor riguardo la loro banda possano essere di grande utilità in una nuova città, soprattutto sapendo che lui è in parte un capo da come mi ha rivelato Jedi dentro quella stanza delle torture.

Per ora sembra tutt'altro che pericoloso.
È così tenero quando dorme, sembra spensierato a differenza del solito.

Sussulto quando la sua guancia inizia a strofinarsi sul mio petto finendo per voltarsi e infilare il naso tra le pieghe della mia maglietta incurante del posto in cui sta cercando di accoccolarsi.

Non riesco a reprimere un sorriso nel vedere il suo volto addormentato, gli occhi verdi chiusi, le palpebre tremanti leggermente con le sopracciglia che si aggrottando alle volte e le labbra di poco socchiuse.
Sembra stia sognando qualcosa iniziando a mugolare mentre infila il viso nel mio petto ancora di più.
Gli avvolgo le spalle con un braccio affondando le dita tra i suoi ricci disordinati.
Gli accarezzo dolcemente i capelli sentendolo rilassarsi gradualmente, il suo corpo si fa meno teso accanto al mio mentre la sua presa attorno alla mia vita si affievolisce.

Riprendo a leggere i fogli canticchiando intanto una canzone per ingannare il tempo.
Lancio uno sguardo veloce a Pascal che dorme nello spazio vuoto del cuscino di Connor che sta utilizzando me come appoggio per la testa.
Sorrido leggermente tornando a fissare i fogli in mano.

La mia mente inizia a correre esattamente come i miei occhi tra le righe dei documenti, ma mi sembra di girare semplicemente in tondo.

Alla fine abbiamo trovato delle ottime piste, ma credo che questo viaggio sia inutile, non so il perché, ma lo reputo troppo sopravvalutato.
So che Mr. Popular ci tiene veramente molto a queste ricerche, ma devono fruttare in qualche modo, non possono essere del tutto inutili.
Se non è qui a Spokane, sarà da un'altra parte sicuramente, ma è viva, questo è certo.
È certo che sia a Washington, ma dove? L'unica soluzione è cercare, cercare e cercare.

Smetto di colpo di canticchiare sentendo solletico sul petto dovuto alle sue ciglia che sbattono segno che si è svegliato.
Volta poi lo sguardo verso di me, gli occhi ancora socchiusi e i capelli ricciolini che li accarezzano dolcemente la fronte.
Mugola leggermente sistemandosi meglio con la testa sul mio seno, si stroppiccia gli occhi con i palmi delle mani sbadigliando poi rumorosamente manco fosse un orso grizzly appena risvegliato dal letargo.

«Ma buongiorno, Mr. Popular. Puoi spostarti ora? Mi hai schiacciato le tette, non cresceranno più.»
Sorride leggermente divertito schiacciando apposta la guancia su sul mio petto chiudendo gli occhi.

«Ma sono così morbide e grandi!»
Ma dove che se per cercarle ho bisogno della lente d'ingrandimento!?
Dimmi come fai a vederle che le voglio vedere anch'io, sono 18 anni che cerco di vederle.

«Non è una ragione valida per trasformarmi in un cuscino!» Strillo io.

Mi ignora completamente posando in fine il mento sopra per vedere i fogli.
«Che guardi?» Sospiro. Tanto ormai è un caso perso.
«Rileggevo alcune cose su Sardonice.» Ritorna con la guancia sul mio petto.