C.28:||ElevatorRunning

383 30 8
                                    

SIERRA

Chiudo la cerniera del vestito con fatica non arrivandoci. Mi liscio la gonna aderente del vestito che mi arriva fino a metà coscia. Un bellissimo vestito bianco dai motivi floreali colorati, con le maniche lunghe, la gonna corta e aderente che enfatizza quelle poche curve che ho ma che si vedono abbastanza bene grazie a ciò che indosso.

Infilo la giacca di pelle color rosso ciliegia e mi siedo sul bordo del letto per infilarmi i lunghi stivali scuri che mi arrivano fino al ginocchio. Dopodiché mi alzo andando verso lo specchio per farmi una treccia laterale lasciando libera la frangetta che mi copre la fronte.

«Mav, tu hai finito!?» Chiedo dalla stanza. Mavis si è chiusa in bagno ormai da ben un'ora senza uscire. «No, mi sto asciugando! Mi scegli il vestito!?» Grida lei di rimando. Sbuffo sonoramente. Credevo che in tutto questo tempo avesse fatto qualcosa.

Dopo essermi messa l'elastico blu come alcuni fiori del mio vestito bianco, mi dirigo verso l'armadio della mia amica aprendo le ante. Frugo tra le varie magliette larghe, felponi giganti e pantaloni della tuta, senza, però, trovare qualcosa di interessante da farle mettere per una festa.

«Mavis, ma non hai niente!» Grido io esterrefatta. La sento piagnucolare. Sospiro.

Anche io odio i vestitini striminziti da festicciole e discoteca, ma se una festa gli richiede allora non c'è niente da fare. Poi, bisogna pur rimorchiare in qualche modo e seppur la tentazione di andare in pigiama sia tanta, ho paura che nessuno ragazzo sarebbe disposto ad accettare così tante stranezze.

Mi dirigo verso il mio armadio per cercare un vestito decente per Mavis. Fortunatamente ne trovo uno perfetto per lei senza nemmeno fare troppa fatica a cercarlo.

Un bellissimo vestito lungo fino al ginocchio, a mezze maniche e di un bellissimo color verde acqua quasi simile a quello dei suoi occhi ma più luminoso. Sorrido sapendo che questo è uno tra i suoi pochi colori preferiti e che non è nemmeno così sgargiante o da troia.

Afferro le Vans e corro verso il bagno bussando. «Mav, l'ho trovato! Tu vestiti, io intanto scendo di sotto a vedere se le ragazze sono pronte!» Apre in uno spiraglio, quel poco che basta a far passare il vestito afferrandolo frettolosamente.

La sento trattenere il respiro subito grida felice. «È bellissimo, cogliona lo vedi che quando vuoi lo usi quel muscolo!» Che stronza di merda, dovrei anche prenderlo come un complimento!?

«Tua madre! Io vado!» Afferro il cellulare mettendolo nella tasca della giacca affrettandosi ad uscire chiudendo la porta dietro di me.

Il corridoio è del tutto vuoto. Il condominio altrettanto esattamente come tutto il campus universitario. La festa della confraternita è stata preparata dall'ormai ex quarterback, Jarren, che ha voluto organizzare la festa in modo da salutare anche la sua vecchia squadra.

A quanto pare il peso dell'essere stato sostituito da un nuovo arrivato che li ha fregato il posto di ben due anni consecutivi quarterback degli Hurricanes, ha avuto modo di far crollare definitivamente il suo orgoglio maschile. In poche parole non vuole più stare in questa università sapendo che uno è migliore di lui e che li ha soffiato il posto.

È anche vero che stiamo parlando dell'ormai conosciuto Mr. Popular ora chiamato così da mezza costa della Florida, un pò se lo doveva aspettare. Connor vuole il comando e la sottomissione, le cose le vede o in bianco o in nero quindi o prendeva il posto nella squadra con tutti i suoi compagni, oppure se ne fregava.

Parlando di una delle regole delle 3 S: lo sport, era inevitabile che scegliesse obbligatoriamente il posto di quarterback indipendentemente se questo era già occupato, l'avrebbe ottenuto facendo una spietata guerra di sangue se gli altri ne fossero stati contrari.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora