SIERRA
«Rosso. Football. Sagittario. Tigre. Fragole e non ho un numero fortunato.» Elenca tutto d'un fiato non appena superiamo l'onda. Lo fisso sconcertata. «Ma non ti ho ancora chiesto niente!» Esclamo io sedendomi sulla tavola.
Connor rotea gli occhi, un sorriso divertito a contornarli le labbra mentre si tuffa in acqua lasciando la sua tavola galleggiare liberamente. L'acqua è limpida e riesco a distinguere perfettamente la sua sagoma scolpita nel marmo nuotare abilmente nell'oceano per raggiungere la mia tavola dove si emerge poggiando i sopra i gomiti.
I ciuffi ricciolini biondi appiccicati alla sua fronte e i suoi occhi verdi come lo smeraldo dai riflessi boschivi a sondarmi divertiti da sotto. «Ho evitato un discorso da ragazzine che si chiedono: "Oh, qual'è il tuo colore di smalto preferito?" "Parliamo delle nostre crush!" "Lo sai che tra Damon e Stephan Salvatore, io amo fottutamente Damon!?"» La sua vocina da ragazzina in calore mi fa sfuggire una risatina divertita.
«Ti piace davvero Damon?» La mia domanda li fa spalancare gli occhi che si riversano con prepotenza nei miei guardandomi come impazzita. «Stai scherzando!? Lisa ha un quaderno tappezzato con le sue foto.» Alzo un sopracciglio. «A torso nudo!» Alzo anche l'altro sopracciglio. «Da quando aveva 10 anni.» Oh cristo-
«Anch'io ho fatto quella faccia lì...Quando ho aperto la prima pagina e ho trovato Damon a petto d'Angelo!» Mi limito a sbattere le palpebre per risvegliarmi dalla notizia scioccante. «B-Beh...ad ognuno il suo. Anche tu avrai sbavato su un personaggio famoso, no?» Annuisce.
Subito mi illumino sdraiandomi sulla tavola con i gomiti su di essa e le guance tra le mani, il suo viso a pochi centimetri dalla mia guancia che mi osserva come un bambino confuso. Sorriso maliziosamente fissandolo curiosa.
«Per chi avevi una cotta?» Pongo la fatidica domanda più curiosa che mai, subito le sue pupille si dilatano su uno sfondo splendidamente verde. Un sorriso sornione compare sul suo volto mentre alza il mento all'insù. «Ti racconto un segreto.» Annuisco energicamente.
Mi afferra un ciuffo di capelli per farmi avvicinare, le sue labbra sfiorano il mio orecchio donandomi quella sensazione di brivido insostituibile tipica di quando lo sento fin troppo vicino con tutto il suo sorprendente calore ad immergermi in un oceano di lava. Ciò nonostante, resto ferma per ascoltare l'imminente notizia che me lo farà prendere in giro per molto, moltissimo tempo.
«Non è una tizia, ma un tizio. Lo guardavo ogni giorno, era un figo della Madonna.» Il mio sorriso si allarga. «Sai che allo specchio mi complimentavo pure di me stesso?» Il sorriso mi muore il gola. Lo afferro da sopra la testa affondandolo. Ride pure sott'acqua come un cretino provocando un rumore alquanto buffo di bollicine che scoppiettano.
Poi si zittisce, non sento più il contatto con i suoi capelli. Mi metto seduta sulle ginocchia chinandomi in avanti affondando la faccia nell'acqua. Il contatto salato con i miei occhi mi brucia leggermente, ma non lo vedo. Che sia morto annegato? Purtroppo per me, no. La tavolo inizia a traballare finchè non scivolo in avanti cadendo in acqua. Subito una mano mi copre la bocca facendomi trattenere il fiato, riconosco il tocco caldo anche sott'acqua.
Spalanco inevitabilmente gli occhi borbottando uno "stronzo" contro la sua mano, ma le mie iridi iniziano a luccicare quando davanti mi si presenta una bellissima tartaruga marina dal guscio verdognolo luccicante. È tranquillamente accomodata su un masso sott'acqua, i suoi occhietti scuri ci osservano.
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Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Humor[COMPLETA] (S.2) Erano considerati due anime sperdute in una landa desolata chiamata "vita". I due si incontrarono in una notte, ma questo portò solo all'inizio dell'incubo. Lui era un demone malato, sadico di per sé che vagava alla ricerca di qualc...