Aaron Hotchner [Cm]

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Immagina per HeatherSmith31
Spero ti piaccia 💚

Entro nello studio di Aaron con passi leggeri, la luce soffusa accende il suo viso severo ma affascinante mentre è intento a studiare alcuni fascicoli aperti sulla scrivania

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Entro nello studio di Aaron con passi leggeri, la luce soffusa accende il suo viso severo ma affascinante mentre è intento a studiare alcuni fascicoli aperti sulla scrivania.

La stanza è pervasa da un silenzio rassicurante, rotto solo dal ticchettio del suo orologio da tavolo e della penna che tiene tra le dita.

-Aaron- lo chiamo dolcemente, e i suoi occhi grigi si sollevano istantaneamente verso di me, illuminandosi di un sorriso stanco ma amorevole.

-Ciao, tesoro. Mi dispiace se ti ho fatto aspettare-

-Non ti preoccupare- rispondo, avvicinandomi con passo lento ma sicuro -È stato un giorno lungo per tutti noi. Tutti sono già andati a casa?-

-Sì, tutti tranne me- conferma, indicando i fogli sparsi davanti a sé -Devo finire questo rapporto e rivedere le ultime note del caso di oggi-

Mi siedo delicatamente sulla scrivania a fianco a lui, sentendo il leggero scricchiolio del legno sotto il mio peso.

La mia attenzione è catturata dalle linee dure ma affascinanti del suo viso, dagli occhi che raccontano storie di determinazione e profonda saggezza acquisita nei lunghi anni passati nel campo del profiler.

-Aaron, è tardi- dico con voce calda, prendendo la sua mano tra le mie -Puoi finire tutto questo domani. È importante anche riposare e ricaricare le energie-

Scuote leggermente la testa, ma i suoi occhi esprimono gratitudine per il mio sostegno -Lo so, ma se non finisco ora, so che non riuscirò a concentrarmi domani. È meglio così-

Lo guardo con comprensione, ammirando la sua dedizione al lavoro e il suo impegno costante nel fare le cose per bene.

Ma in quel momento, sento anche il desiderio impellente di portarlo via da lì, di tirarlo fuori dal vortice che lo trattiene ancora nel mondo delle indagini e dei crimini.

-Capisco- rispondo dolcemente, portando la mia mano libera a sfiorare delicatamente il suo viso -Ma ricorda che non devi fare tutto da solo. Sono qui con te-

Il suo sguardo si intenerisce, e sento il cuore gonfiarsi di affetto per questo uomo così forte ma vulnerabile di fronte a me.

Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lui, le nostre facce sono a pochi centimetri di distanza.

Posso sentire il calore del suo respiro mescolarsi al mio, il profumo leggero del suo dopobarba che riempie le mie narici.

Senza dire una parola, mi avvicino e le nostre labbra si incontrano in un bacio tenero ma appassionato.

I suoi baci sono sempre un mix di desiderio e dolcezza, un modo per comunicare tutto l'amore e la gratitudine che sente ma spesso fatica a esprimere con le parole.

Le sue mani si stringono attorno alla mia vita, mentre le mie si aggrovigliano nei suoi capelli scuri.

Il tempo sembra fermarsi, lasciandoci immersi solo l'uno nell'altro, nel calore e nella sicurezza che troviamo solo nei nostri abbracci.

Ci separiamo appena per guardarci negli occhi, un sorriso tenero e complice dipinto sul volto di Aaron.

Mi avvolge con le sue braccia forti, facendomi sentire al sicuro -Come stai?- chiede con voce sommessa, il suo respiro caldo accarezzando il mio viso.

Mi appoggio contro di lui, sentendo il suo cuore battere contro il mio petto.

-Meglio, ora che sono qui con te- rispondo sinceramente, una mano che accarezza la sua schiena con dolcezza -È stato spaventoso essere presa in ostaggio, ma sapevo che saresti venuto a prendermi-

-Non avrei potuto fare altrimenti- ammette, il suo tono serio ma carico di affetto -Quando ho saputo cosa era successo, non sapevo cosa pensare. Ho avuto paura di perderti-

Mi stringo a lui ancora di più, sentendo le mie emozioni riflettersi nelle sue parole -Non mi perderai- prometto con fermezza, sollevando il viso per fissare i suoi occhi -Sono qui, con te. Sempre-

Mi lascia un bacio sulla tempia e mi passa una mano tra i capelli.

-Andiamo a casa- sussurro, la mia voce appena un filo di suono tra di noi.

Mi sorride teneramente, i suoi occhi grigi brillano di affetto -Sì- risponde piano, prendendomi la mano mentre ci allontaniamo lentamente dalla scrivania -Andiamo a casa-

Camminiamo fuori dall'edificio della BAU, mano nella mano, avvolti dalla serenità della notte che ci avvolge.

Immagina Multifandom² - Richieste Aperte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora