Immagina Multifandom² - Richieste Aperte

Jeremy Gilbert [Tvd]

Mi ritrovo seduta sul divano di Jeremy Gilbert, l’unica persona al mondo in grado di farmi perdere il filo dei miei pensieri solo con uno sguardo.

Siamo fianco a fianco, in uno di quei pomeriggi che iniziano come “studio” e finiscono sempre con un film, chiacchiere e risate.

Perché sì, sono tecnicamente qui per “aiutarlo con la storia”, ma gli unici capitoli che Jeremy sembra davvero voler imparare sono quelli in cui io sono protagonista.

Lui si avvicina, lo vedo dagli angoli degli occhi, e cerca di farlo in modo sottile.

Ma chi vuole prendere in giro?

Jeremy Gilbert e la sottigliezza non vanno d’accordo.

E poi, per quanto possa sembrare serio e introverso, ha quella luce negli occhi, quel mezzo sorriso incerto che tradisce ogni sua intenzione.

Quel sorriso che, lo confesso, mi fa venire voglia di prenderlo a cuscinate e poi baciarlo fino a domani.

Lui si schiarisce la voce, mentre giocherella con il bordo della sua maglietta - indossa una t-shirt nera, attillata, che non gli sta niente male -Sai, T/n...-, inizia, guardando le sue dita come se fossero la cosa più interessante del mondo -mi piace stare con te. Più di quanto mi piaccia stare con chiunque altro-

Oh, no.

È uno di quei momenti da cliché in cui non so se voglio ridere o sciogliermi.

Ma non posso lasciargliela vinta così facilmente -Ah, quindi sei il classico ragazzo che fa complimenti vaghi per conquistare le ragazze?-

Lui solleva lo sguardo, e c'è un’ombra di sfida nei suoi occhi -Forse lo dico solo alle ragazze che sono davvero speciali-

La battuta, il tono basso, lo sguardo che mi trapassa... beh, non posso trattenermi.

Rido, e vedo che si fa rosso.

È adorabile -Va bene, Gilbert, vediamo cosa sai fare. Parlami di me-

Lui mi guarda, improvvisamente serio -Ok- risponde, la voce un po’ più profonda -Sei sarcastica, testarda... e piuttosto brava a fare finta che certe cose non ti interessino, anche se sai perfettamente che ti interessano. Tipo, adesso.-

Ok, questo colpo mi ha colpito in pieno.

Sento le guance riscaldarsi e distolgo lo sguardo per un attimo, cercando di nascondere un sorriso -Non ti seguo- La mia voce è più bassa, un po’ tremante, e lui se ne accorge.

Lui si avvicina ancora, siamo vicinissimi adesso -Oh, certo che mi segui. Perfettamente-

Per un attimo, non respiriamo.

I suoi occhi sono su di me, e io sento il battito del mio cuore accelerare.

La sua mano si avvicina al mio viso, una carezza lenta e indecisa, e poi il suo pollice accarezza la mia guancia.

Chiudo gli occhi per un secondo, lasciando che quel tocco mi attraversi.

Poi mi bacia.

È un bacio dolce, morbido.

Le sue labbra si muovono contro le mie, leggere all’inizio, quasi a voler assaporare il momento.

Poi il bacio diventa più intenso, le sue mani scivolano verso la mia schiena e mi stringe contro di sé.

Perdo la cognizione del tempo, della realtà, persino del fatto che siamo sul divano di casa sua.

Potremmo essere ovunque, e io sarei comunque al sicuro, perché sono con lui.

Il suo odore, un misto di menta e un vago sentore di legno, mi avvolge, e non posso fare altro che stringermi ancora di più a lui.

-Ehm...- La voce di Jenna ci colpisce come una doccia fredda.

Sento Jeremy irrigidirsi, ma è troppo tardi: ci stacchiamo, le guance rosse come peperoni, e giriamo entrambi la testa verso la nuova arrivata.

Jenna ci osserva, con quel mezzo sorriso ironico che mi fa venire voglia di sprofondare sotto terra -Non voglio interrompere niente, eh. Solo che… siete sul mio divano-

Jeremy si gratta la testa, imbarazzato -Eh... stavamo... insomma... è successo-

Jenna scuote la testa e alza le mani in segno di resa -Fate pure. Io... vado a fare un giro. Magari torno… domani-

Appena se ne va, Jeremy si volta verso di me, visibilmente in imbarazzo.

Ma poi si apre un sorriso -Dove eravamo rimasti?-