Patrick Jane [The Mentalist]

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Immagina per ValeriaPuglisi342
Spero ti piaccia 💚

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S

iamo sulla scena del crimine, e il sole splende alto nel cielo, come se volesse prendere parte a un dramma inaspettato.

La temperatura è calda, e io non posso fare a meno di notare che Patrick è seduto al bar, con una bibita gassata in mano e gli occhiali da sole calati sul naso.

È il tipo di immagine che potrebbe tranquillamente affiancarsi a una pubblicità di cocktail estivi, solo che siamo qui per lavoro, non per divertirci.

Lisbon mi manda a dirgli di piantarla.

Ah, le meraviglie del dover mantenere il controllo in una scena di crimine.

Avvicinandomi a lui, non posso fare a meno di notare quel suo sorriso, come se stesse già progettando la sua prossima mossa per tirarmi su di morale.

-Ehi, Jane- dico con un tono che cerca di essere serio -Lisbon dice che devi alzarti da lì, smetterla di flirtare con la barista e tornare a lavorare-

Lui si volta lentamente, con quella calma che solo lui può esibire -Flirtare? Ma io sto solo facendo conversazione. La vera domanda è: chi non sarebbe attratto da un eccellente mojito?- alza il bicchiere come a brindare al suo argomento, gli occhiali da sole che riflettono la luce in modo quasi abbagliante.

Mi strizzo gli occhi contro il sole, cercando di mantenere un’espressione seria, ma non posso fare a meno di sorridere -Sei un caso disperato, lo sai?-

-Disperato? O forse sono solo un uomo che sa godersi i piccoli piaceri della vita?- Si alza, con la grazia di un felino e la disinvoltura di un artista che sa di avere il pubblico in mano.

Dopo qualche scambio di battute, lo vedo allontanarsi, e io torno a concentrarmi sulla scena, ma il pensiero di lui rimane nella mia mente, come un eco di risate e battute brillanti.

---

Sono seduta sul suo divano in ufficio, una scelta discutibile se consideriamo che so benissimo che il suo posto di lavoro è una zona di guerra tra la serietà e le distrazioni.

I cuscini sono morbidi, e io non riesco a resistere alla tentazione di allungare le gambe.

Chiudo gli occhi per un momento, lasciando che il rumore della città e le chiacchiere degli agenti mi avvolgano come una coperta calda.

La porta si apre, e lui appare, come un raggio di sole in una giornata di pioggia -Sai- dice, la voce melodiosa e ironica -Lisbon mi ha detto di mandarti via dal mio divano-

Mi volto a guardarlo, cercando di mantenere un’aria di sfida -Hei, questo non vale-

Lui sorride, il suo sguardo è leggero ma penetrante si siede accanto a me, le nostre gambe che si sfiorano.

Quando faccio per andarmene, mi afferra il polso con una mano delicata -Aspetta. Non te ne andare. Stavo davvero scherzando, puoi rimanere qui quanto vuoi. Anzi, credo che il tuo posto sia qui-

Rimango lì, un po’ sorpresa, un po’ felice, e appoggio la testa sulla sua spalla.

La tensione che avevo sentito prima svanisce, sostituita da una calda sensazione di comodità.

-Sei un maestro nel creare confusione- mormoro, la voce un po’ più bassa mentre mi rendo conto di quanto mi piace stare con lui.

-È un talento naturale- risponde, e sento il suo corpo ridere più che la voce.

E poi, come se il tempo si fosse fermato, mi bacia delicatamente sulla tempia.

È un gesto semplice, ma carico di significato.

La mia testa si solleva leggermente per guardarlo negli occhi, e il suo sguardo mi fa sentire come se fossi l'unica persona nel mondo.

-Sai- dico, mentre cerco di mantenere la mia facciata sarcastica -se Lisbon ci vedesse, probabilmente si sentirebbe obbligata a darci un avviso di sfratto-

-Allora, che ne dici di goderci questo momento finché possiamo?- mi risponde, lanciando un'occhiata complice.

Immagina Multifandom² - Richieste Aperte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora