Spencer Reid❗[Cm]

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L’ufficio è deserto

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L’ufficio è deserto.

Gli altri se ne sono andati, le luci si sono spente, e il silenzio si mescola al rumore della pioggia che tamburella sui vetri.

Spencer è ancora qui, però, e c’è qualcosa di diverso nel suo sguardo, una determinazione che non gli avevo mai visto.

Mi osserva con quell’intensità quasi ipnotica, un’espressione che sembra trattenere un pensiero o una decisione.

Senza una parola, fa cenno di seguire.

Lo guardo allontanarsi lungo il corridoio, e per un istante mi chiedo se sia un sogno.

Ma il rumore dei miei passi che rimbombano mentre lo seguo mi confermano che è tutto reale.

Arriviamo davanti a una scala laterale e iniziamo a salire, come due cospiratori che cercano di non fare rumore.

Spencer si muove rapido, con quella postura perfetta, i capelli che gli sfiorano la fronte.

In pochi secondi ci ritroviamo in un piccolo stanzino, forse uno spazio per le prove o per i file dimenticati.

Chiude la porta dietro di noi -Cosa stai...?-

Ma lui mi zittisce e in un attimo le sue labbra sono sulle mie, calde, un po' esitanti ma cariche di una tensione a lungo trattenuta.

Non mi aspettavo di sentire questa urgenza nei suoi baci; è come se stesse cercando di liberarsi da un peso che ha portato troppo a lungo.

Il mio cuore inizia a battere forte, e il calore delle sue mani sui miei fianchi mi fa venire la pelle d'oca.

-Stavo impazzendo- sussurra contro le mie labbra, la voce bassa.

Non riesco a rispondere, sono troppo sorpresa e, per essere onesta, affascinata da questo lato di lui.

Le sue mani, dapprima ferme sui miei fianchi, si muovono lentamente, risalendo lungo la linea della mia vita.

Sento il calore delle sue dita che sfiorano la mia pelle, un tocco così delicato e attento, come se volesse memorizzare ogni centimetro.

Mi fa rabbrividire, ogni sfioramento è una scintilla che mi percorre la schiena, ed è tutto incredibilmente intenso.

Le sue dita si infilano sotto la stoffa della mia maglia, sfiorando la pelle del mio addome con un tocco quasi reverente.

Il suo tocco è incredibilmente attento, morbido, come se avesse paura di spingersi troppo oltre, ma allo stesso tempo c’è una forza, una determinazione in quelle mani che mi fa venire i brividi.

Le sue dita tracciano linee lente, salendo, riscaldando ogni punto che sfiorano, finché non arrivano a posarsi con più sicurezza sui miei fianchi, premendo leggermente.

Ogni volta che la sua mano si muove verso l'alto, il pollice disegna dei cerchi sulla mia pelle, esplorando, come se volesse decifrare ogni curva, ogni piega.

Immagina Multifandom² - Richieste Aperte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora