Dominic Toretto [F&F]

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Immagina per @MarikaSantillo9
Spero ti piaccia 💚

Sono appoggiata alla carrozzeria lucida di una delle auto di Dom, guardando le luci della città che si riflettono sulla vernice come se fosse uno specchio

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Sono appoggiata alla carrozzeria lucida di una delle auto di Dom, guardando le luci della città che si riflettono sulla vernice come se fosse uno specchio.

Non sono sicura di come siamo arrivati a questo punto, ma l’aria tra di noi è così tesa che potrei tagliarla con un coltello.

Dom è lì, di fronte a me, braccia incrociate, i muscoli tesi sotto la maglietta bianca che porta quasi sempre.

Mi guarda con quello sguardo penetrante che sembra scavarti dentro, e onestamente?

In questo momento, preferirei quasi affrontare una macchina in corsa piuttosto che reggere il suo sguardo per altri cinque secondi.

-Non avresti dovuto farlo- dice alla fine, la voce bassa e controllata, ma c’è quella sfumatura che mi fa capire che sta trattenendo qualcosa di più.

E non è certo entusiasmo.

Alzo un sopracciglio, incrociando le braccia a mia volta, cercando di non far vedere quanto questa situazione mi metta a disagio.

-Oh, davvero? E cosa avrei dovuto fare, esattamente? Starmene a guardare mentre tutti gli altri rischiavano la vita?-

-Non era il tuo compito- risponde, stringendo la mascella così forte che posso quasi sentire i suoi denti digrignare -Tu dovevi stare al sicuro. Fuori da tutto questo-

Scuoto la testa, sbuffando -Sai bene che non sono il tipo che se ne sta a guardare. E lo sai perché? Perché qualcuno me l’ha insegnato-

Lo sguardo di Dom si fa ancora più intenso, se possibile -Questo non c’entra niente con ciò che ti ho insegnato. C’entra con il fatto che hai rischiato la tua vita, e per cosa? Per dimostrare qualcosa a me? Per farti vedere?-

Ecco, ci siamo.

Il suo tono ora è più tagliente, e non posso fare a meno di sentirmi leggermente ferita.

Lo sa benissimo che non è mai stato per dimostrargli qualcosa.

Non ho mai dovuto dimostrare nulla a lui, o almeno, non in quel modo.

-Non era per te, Dom- ribatto, cercando di mantenere il controllo della mia voce -Era per la famiglia. Era per tutti noi. Non puoi aspettarti che me ne stia a guardare mentre tutto va a rotoli-

Lui scuote la testa, ma i suoi occhi sono ancora fissi nei miei, come se cercasse di capire qualcosa.

Di capire me, forse.

Cosa che, onestamente, nemmeno io riesco a fare a volte.

-Non ti rendi conto di quanto sia pericoloso, vero?- La sua voce è più calma ora, ma c’è ancora una vena di frustrazione che non riesce a nascondere -Non posso permettere che tu ti metta in pericolo così-

-Non puoi permettere? Davvero?- Ora sono io che sto stringendo la mascella -Non sono un oggetto di tua proprietà, Dom. Sono parte di questa famiglia tanto quanto te. E questo significa che faccio la mia parte, che ti piaccia o no-

C'è un lungo momento di silenzio, e posso quasi sentire il battito del mio cuore accelerare.

Non è facile avere una discussione con Dominic Toretto.

È come discutere con un muro di mattoni, con la differenza che il muro, a un certo punto, smette di guardarti con quegli occhi così incredibilmente profondi che ti fanno venir voglia di cedere.

Finalmente, Dom abbassa le braccia e sospira.

Un sospiro lungo, pesante, come se avesse portato un peso troppo a lungo.

E in fondo, so che è così.

Porta sempre il peso del mondo sulle spalle, o almeno, della nostra famiglia.

-Non è che non mi fidi di te- dice infine, la voce più morbida -È che... non voglio perderti-

Quelle parole mi colpiscono più di quanto mi aspettassi.

Non lo dice spesso, ma quando lo fa, è come se ogni singola parola fosse carica di significato, come se il suo mondo interiore fosse fatto di mille pensieri non detti.

Il problema è che Dom non è uno che esprime i suoi sentimenti con facilità.

Preferisce agire, proteggere, fare tutto quello che può per assicurarsi che le persone che ama stiano al sicuro.

E io… io sono una di quelle persone.

Lo so da tempo, anche se non lo abbiamo mai veramente detto ad alta voce.

-Non mi perderai, Dom- dico, facendo un passo verso di lui.

Ora sono vicina abbastanza da sentire il calore che emana dal suo corpo, da sentire quel senso di protezione che mi ha sempre avvolto ogni volta che siamo insieme -Sono qui. Sono sempre stata qui-

Per un attimo, lui non dice nulla.

Mi guarda solo, come se stesse cercando di capire se può davvero credermi, se può lasciare andare quella paura che tiene stretta dentro di sé.

Poi, in un movimento così rapido che non ho nemmeno il tempo di registrarlo, mi afferra per i fianchi e mi tira verso di lui.

Il suo corpo è solido, sicuro, e per un attimo il mio cuore salta un battito.

Non per paura, ma per l'intensità di quel gesto.

Mi stringe a sé come se avesse paura che, se mi lascia andare, scomparirò.

E poi, senza preavviso, le sue labbra trovano le mie.

Il bacio è caldo, profondo, e mi travolge in un modo che non mi aspettavo.

È come se tutto il peso delle parole non dette, delle emozioni trattenute, stesse finalmente trovando una via di uscita.

Le sue labbra sono ferme, ma non c’è fretta in quel bacio.

C’è passione, sì, ma anche una delicatezza che non avrei mai associato a qualcuno come Dom.

Le sue mani si stringono intorno ai miei fianchi, mi tengono vicina, come se volesse essere sicuro che io sia davvero lì, che sia reale.

E io, senza pensarci troppo, avvolgo le braccia intorno al suo collo, rispondendo a quel bacio con la stessa intensità.

Ogni fibra del mio essere sembra rispondere a lui, come se tutto il mondo si fosse ridotto a questo momento, a noi due.

Quando finalmente ci separiamo, entrambi ansimiamo leggermente, come se ci fosse mancato l’ossigeno.

Dom non si allontana subito.

Rimane lì, la sua fronte appoggiata alla mia, i suoi occhi chiusi per un secondo.

Sento il suo respiro caldo contro la mia pelle, e non posso fare a meno di sorridere leggermente.

-Sai, se volevi baciarmi, potevi semplicemente chiederlo- scherzo, cercando di alleggerire la tensione che ancora aleggia tra di noi.

Dom apre gli occhi, e per la prima volta da quando abbiamo iniziato questa discussione, vedo un sorriso, piccolo ma sincero, allargarsi sul suo volto -Non avevo bisogno di chiedere- risponde, con quel suo tono sicuro, ma stavolta c’è una scintilla di divertimento nei suoi occhi.

Scrollo le spalle, cercando di non far vedere quanto quel bacio mi abbia lasciato senza fiato -Beh, la prossima volta magari avvisami prima di lanciarmi addosso-

Lui ride, una risata bassa e profonda che mi fa vibrare dentro -Farò del mio meglio-

Immagina Multifandom² - Richieste Aperte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora