Boone Carlyle [Lost]

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Sono seduta sulla spiaggia, guardando l’oceano che si estende infinito davanti a me, ma la mia attenzione non è davvero lì

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Sono seduta sulla spiaggia, guardando l’oceano che si estende infinito davanti a me, ma la mia attenzione non è davvero lì.

Non da quando Boone è entrato nella mia vita, o meglio, nella mia vita su quest’isola, che è tutta un'altra storia rispetto a quella normale.

È strano.

Non è che ci conoscessimo prima dello schianto, eppure, in qualche modo, sembra che ci siamo trovati subito.

Sarà che ci è toccato vivere tutti questi momenti assurdi insieme, o forse semplicemente c’è una connessione che va oltre l’essere due naufraghi dispersi.

Boone è uno di quei ragazzi che sembra avere tutto sotto controllo, almeno all'apparenza.

Sempre impeccabile, anche qui, con i capelli scompigliati in un modo che lo fa sembrare appena uscito da una pubblicità di surfisti, e con quello sguardo un po’ troppo serio per uno della sua età.

Ma quando mi parla, quando siamo soli, riesce a rilassarsi.

E io, beh… non posso fare a meno di notare quanto mi piacciono quei momenti.

Sento dei passi sulla sabbia e, senza nemmeno guardare, so che è lui.

Boone ha quel modo di camminare deciso ma tranquillo, che non è per niente irritante come quello di sua sorella, Shannon, che sembra incapace di fare qualsiasi cosa senza fare rumore.

Non che io abbia nulla contro di lei… ok, forse un po’ sì.

-Che fai qui da sola?- chiede con quel suo tono leggermente inquisitivo, come se si aspettasse di trovarmi sempre a fare qualcosa di produttivo.

O di scappare da qualche orso polare, chissà.

-Sono semplicemente troppo impegnata a risolvere i misteri dell’universo- rispondo, con una scrollata di spalle e un sorriso ironico -O forse solo a cercare di capire perché abbiamo ancora tutti così tanto tempo libero su quest’isola maledetta-

Lui sorride.

È un sorriso piccolo, appena accennato, ma per qualche motivo ogni volta che lo vedo mi si scalda qualcosa dentro -Sei sempre così drammatica- dice, sedendosi accanto a me sulla sabbia.

Mi passa una mano dietro la schiena, un gesto casuale, come se volesse solo spostare i capelli dal mio viso, ma il tocco delle sue dita mi fa venire i brividi.

-Tu dici drammatica, io dico realista. È tutto un punto di vista- ribatto, girandomi a guardarlo.

I suoi occhi, di quel blu intenso che sembra riflettere il cielo sopra di noi, mi scrutano con un'espressione che non riesco del tutto a decifrare.

E questo mi mette… un po’ a disagio.

Non nel modo negativo, intendiamoci, ma in quel modo che ti fa capire che qualcosa sta cambiando, che c’è di più.

Immagina Multifandom² - Richieste Aperte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora