La mattina si trascina in un torpore opaco, e io trascino me stessa con essa, a malapena tenendo gli occhi aperti.
Seduta alla mia scrivania, provo a concentrarmi sul rapporto che devo scrivere, ma le lettere si sfocano davanti a me, ballano quasi, come se sapessero di essere la mia ultima speranza e si divertissero a prendermi in giro.
-T/n, ci sei?-sussurra una voce nella mia testa.
No, aspetta.
Non è nella mia testa.
È Jane.
Non faccio in tempo a capire cosa stia succedendo che all'improvviso, una voce mi esplode nell’orecchio: -SVEGLIA!-
Saltando su come se mi avesse colpito una scarica elettrica, mi alzo di scatto dalla sedia e mi guardo intorno, il cuore che mi martella in gola.
Mi aspetto di trovarmi circondata da un pubblico di colleghi attoniti, tutti lì a fissare la mia figura disorientata.
Fortunatamente, l’ufficio è relativamente vuoto.
Mi volto, fulminandolo con uno sguardo accusatorio -Era proprio necessario?-
Jane mi guarda con quell’aria innocente, quasi divertita -Ti stavi per addormentare con la faccia sulla tastiera. Non potevo lasciartelo fare. Sai che spettacolo saresti stata con i tasti impressi in fronte?-
Sospiro, cercando di ignorare il mio imbarazzo crescente -Grazie per l’avvertimento… suppongo-
Lui alza un sopracciglio, come se stesse valutando la mia stanchezza in modo preoccupato -Perché non vai a dormire un po’ sul mio divano? Ti farebbe bene-
Arrossisco immediatamente.
Dormire lì?
Davanti a tutti?
Nemmeno per sogno -No, grazie. Sto bene. Non posso addormentarmi in mezzo all’ufficio-
Lui mi osserva con uno sguardo che dice chiaramente che non mi crede affatto.
Provo a fingere di concentrarmi sullo schermo, anche se le lettere continuano a danzare in modo implacabile.
Ma Jane non si arrende.
Sento la sua mano afferrarmi delicatamente per un braccio.
-Vieni con me- dice, in tono fermo ma gentile, e prima che io possa protestare, mi trascina verso le scale.
Non ho nemmeno il tempo di chiedere dove stiamo andando; mi ritrovo semplicemente a seguirlo, più che altro per inerzia e perché, diciamocelo, non ho davvero la forza di oppormi.
Mi conduce nella sua “stanza” al piano di sopra, quel rifugio personale dove spesso va a isolarsi.
Un piccolo angolo lontano dal caos dell’ufficio, con una scrivania, una sedia, un letto improvvisato, e quella sua immancabile aria di mistero.
-Ora siediti- mi ordina con quella voce ferma e ironica, come se fosse l’invito più naturale del mondo -Fai un pisolino. Hai un aspetto orribile-
Lo guardo, cercando di accennare un sorriso sarcastico -Sempre gentile, eh?-
Jane mi passa una tazza di tè caldo, e il calore del bicchiere tra le mani mi rilassa immediatamente.
Poi, lui si siede sulla poltrona, osservandomi con quel suo sguardo.
-Da quanto non dormi?- chiede, la sua voce improvvisamente più morbida, quasi preoccupata.
Sospiro, abbassando lo sguardo sulla tazza -Non riesco a dormire da sola in casa... da quella notte- Le parole mi sfuggono prima che possa fermarle, e un’ondata di vergogna mi invade.
Lui non dice nulla per un momento.
Poi mi fa un cenno con la testa verso il materasso -Allora dormi un po' qui. Nessuno ti disturberà-
Obbedisco, più stanca di quanto voglia ammettere, e mi sdraio sul divano, stringendo la tazza tra le mani per qualche secondo prima di poggiarla sul tavolino.
Chiudo gli occhi, ascoltando il suono tranquillo del suo respiro vicino a me, e mi lascio andare al sonno quasi senza accorgermene.
Quando mi sveglio, la stanza è immersa in una penombra soffusa.
Mi tiro su lentamente, confusa e un po’ frastornata, e noto che fuori è già buio.
Jane è ancora lì, seduto sulla poltrona, con una tazza di tè in mano.
Mi osserva in silenzio, il suo sguardo calmo e attento, come se avesse tutto il tempo del mondo per aspettare il mio risveglio.
Mi siedo sul materasso, strofinandomi gli occhi -Quanto ho dormito?- mormoro, la voce ancora impastata dal sonno.
-Abbastanza- risponde lui con un sorriso lieve -Spero che ti senta un po' meglio-
Annuisco, cercando di sorridere, ma improvvisamente sento una stretta al petto.
È una morsa fredda, familiare, l’ombra dell’ansia che mi assale da quella notte.
Respiro a fatica e, senza nemmeno rendermene conto, le lacrime cominciano a scivolarmi lungo le guance.
-Oh, cavolo…- mormoro, cercando di fermarle, di riprendere il controllo.
Ma è inutile.
Jane è accanto a me in un attimo, seduto sul bordo del divano, con un braccio attorno alle mie spalle.
Mi attira a sé, lasciandomi affondare contro di lui, il suo tocco sorprendentemente rassicurante.
Sento il suo cuore battere sotto la mia guancia, un ritmo lento e costante che mi calma, poco a poco.
-Va tutto bene- sussurra, la sua voce calda e rassicurante -Non devi scusarti-
Rimango lì, abbracciata a lui, lasciando che il suo calore mi avvolga finché il nodo nel petto inizia lentamente a sciogliersi.
Quando mi sento finalmente calma, alzo lo sguardo, e mi rendo conto di quanto siamo vicini.
Posso vedere ogni dettaglio del suo volto, i contorni della sua mascella, il lieve sorriso che gioca sulle sue labbra.
Senza pensarci troppo, allungo una mano, tracciando con le dita il profilo del suo viso.
La sua pelle è calda sotto il mio tocco, e lui chiude gli occhi per un istante, quasi come se stesse assaporando il momento.
Quando riapre gli occhi, il suo sguardo scivola lentamente sulle mie labbra, e sento il cuore che inizia a battere più forte.
Le parole ci abbandonano, lasciando spazio solo a quel silenzio carico di tensione.
Poi, lentamente, si avvicina, le sue labbra si posano sulle mie in un bacio dolce e lento, come se non avessimo bisogno di affrettarci, come se tutto il tempo si fosse fermato solo per noi.
Quando ci separiamo, rimango con la testa appoggiata all'incavo del suo collo, sentendo il suo respiro tranquillo, il suo calore che mi avvolge.
Chiudo gli occhi, lasciandomi cullare da quel senso di pace.
Prima di addormentarmi di nuovo, lascio un piccolo bacio sulla sua pelle, un gesto dolce, quasi inconscio, e per la prima volta dopo tanto tempo, sento che potrei davvero trovare la tranquillità.
Almeno, finché lui è accanto a me.
STAI LEGGENDO
Immagina Multifandom² - Richieste Aperte
Lãng mạnTrovate la mia prima raccolta "Immagina Multifandom" sul profilo :3 Faccio quel che so fare meglio: i film mentali. Richieste aperteee. Aggiorno quando ho voglia, tempo e fantasia. Alcuni film/serie: -Film vari -Supernatural [Spn] -Lucifer -Maz...