Trovate la mia prima raccolta "Immagina Multifandom" sul profilo :3
Faccio quel che so fare meglio: i film mentali.
Richieste aperteee.
Aggiorno quando ho voglia, tempo e fantasia.
Alcuni film/serie:
-Film vari
-Supernatural [Spn]
-Lucifer
-Maz...
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Sono seduta sul sedile del passeggero dell'Impala, sentendo il cuore battere forte mentre Dean guida con fare deciso.
Il motore ronza costante, il suono familiare che accompagna ogni nostra avventura.
Ma questa volta c'è un'atmosfera diversa, carica di tensione e silenzio.
Dean è visibilmente arrabbiato, la mascella serrata e gli occhi fissi dritto davanti a sé, evitando accuratamente il contatto visivo con me.
Posso percepire la sua rabbia nell'aria, tangibile come l'odore di pioggia imminente prima di un temporale.
-Dean- provo a chiamarlo, la mia voce un sussurro incerto.
Nessuna risposta.
Continua a guidare con fermezza, le sue mani saldamente aggrappate al volante come se volesse scaricare la sua rabbia attraverso di esso.
-Cosa ti aspettavi che facessi, Dean? Stare lì ferma a guardare mentre la situazione peggiorava?- chiedo, cercando di far emergere una reazione da lui.
Un sibilo rabbioso sfugge dalle sue labbra, ma ancora una volta decide di non rispondere.
La mia frustrazione cresce, ma cerco di rimanere calma nonostante il suo muro di silenzio.
-Lo so che sei arrabbiato, ma mi sono difesa. Non potevo solo restare lì e aspettare che qualcosa accadesse!- insisto, la voce tremante.
Silenzio.
Dean stringe ulteriormente le labbra, gli occhi fissi ostinatamente sulla strada buia di fronte a noi.
-Dean, sono tornata. E ora siamo qui insieme- continuo, cercando di far emergere qualche forma di comprensione.
Un'altra sibilante espressione di rabbia sfugge dalle sue labbra, ma finalmente decide di voltarsi leggermente verso di me.
Il suo sguardo è intenso, carico di una mescolanza di preoccupazione e frustrazione che non riesco a decifrare completamente.
-Non capisci, T/n?- la sua voce è roca, quasi spezzata dall'emozione -Potresti... potresti esserti fatta male sul serio!-
-Lo so che ti preoccupi- ammetto sinceramente, cercando di raggiungere il cuore della questione tra di noi.
Un'altra domanda muore sulle mie labbra, ma invece di chiedere, stendo la mia mano tremante sulla sua sulla leva del cambio.
La sua pelle è calda sotto la mia, ma non c'è alcuna risposta immediata da parte sua.
Continua a guardare dritto, il suo respiro pesante nel silenzio che segue.
-Dovevo fare qualcosa- sussurro finalmente, osservando le sue mani che tengono stretto il volante come se fosse la sua ancora di salvezza.
Ciò che segue è un altro momento di silenzio pesante.
L'auto scorre sulla strada buia, il paesaggio notturno che sfreccia oltre il finestrino.
Poi, lentamente, sento Dean tirare un profondo sospiro.
-Non farlo più, ok?- la sua voce è stanca, ma finalmente carica di una qualche forma di rassegnazione.
Sento un nodo sciogliersi nel mio petto mentre prendo la sua mano nella mia, stringendola delicatamente.
È una presa ferma ma gentile, un tacito accordo tra noi che dice più di qualsiasi parola potrebbe esprimere.
-Lo prometto- rispondo sinceramente, sentendo il peso delle sue preoccupazioni.
Guardo fuori dal finestrino, il vento notturno che accarezza il mio viso.
Dean è ancora arrabbiato, ma c'è qualcosa di diverso ora, qualcosa che non era lì prima.
È come se quel breve contatto tra noi abbia finalmente aperto una porta che era rimasta chiusa per troppo tempo.
Il rumore costante del motore e il conforto della sua presenza mi avvolgono mentre proseguiamo lungo la strada, insieme nel silenzio.
-Ti amo così tanto- sussurra.
Sorrido come un'ebete e guardo fuori dal finestrino.
