Capitolo 10

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Pov Christian






Mi sembrava di essere immerso nel passato, dove la mia relazione con Ryan portava anche a questo.

Quel lato oscuro che aveva messo da parte.

Ma si sa con la sofferenza di mezzo, il peggio di noi esce fuori, affamato di vendetta.

"Credi che lo troveremo?" domandai, conoscendo già la risposta.

Sarebbe stata questione di giorni, forse anche poche ore prima di sapere nome e cognome di quel bastardo che aveva rubato Eric a Ryan.

"Certo che lo troverò, dovessi andare a ribaltare l'inferno" rispose, facendo volare l'ennesimo mucchio di fogli a terra.

Lo avevo visto entrare nella casa che condivideva con Eric senza esitazione, senza nessuna emozione in volto.

Lo avevo assecondato in tutto ma non potevo fare a meno di chiedermi come si sentisse.

"Tutto okay?" diedi voce ai miei pensieri, vedendolo bloccarsi e sospirare pesantemente.

"No, non è niente okay ma.."

"La rabbia è più forte del dolore.." continuai al suo posto, sapendo benissimo di cosa stesse parlando.

Per quelli come noi non esistevano pianti, colpe e sofferenze.

Solo rabbia cieca.

Lo raggiunsi, afferrando una cartellina a caso piena di documenti.

Ci sarebbe bastato un piccolo indizio e avremmo ribaltato intera Dover.

Quasi a volerlo evocare, mi finì tra le mani una brochure di un hotel.

La rigirai tra le mani e seppi per certo che Ryan non lo avrebbe mai portato in quel posto di poco lusso.

"Questo?" sventolai il volantino davanti a lui che lo afferrò di scatto, esaminandolo.

"Figli di puttana" sibilò, alzandosi frettolosamente per raggiungere la scrivania, dove era poggiato il computer e digitare qualcosa in una pagina web.

"Come pensi di fare? Non sappiamo se ci sono andati o meno e non credo che possano dare nomi e cose del genere" corrugai la fronte, alzandomi da terra per raggiungerlo.

"Qui parla di un'offerta per un weekend di tre settimane fa e lui tre settimane fa ha passato il weekend fuori, è logico" spiegò, smanettando con il computer in un modo che solo lui sapeva fare.

"Ecco qua" esordì dopo pochi minuti e mi accigliai confusamente, fissando lo schermo del pc.

La pagina raffigurava il registro delle persone che alloggiavano nell'hotel.

"Sei un tantino inquietante quando fai queste cose" dissi, tornando a guardarlo e mi regalò un sorrisetto divertito.

"Le facevo da adolescente, non avrei mai pensato di doverlo fare per scoprire il nome dell'amante di mio marito"

Notai il tono sarcastico che mascherava ancora una volta il dolore.

"Ryan.." iniziai ma mi fermò sul tempo come a sapere ciò che volessi dire.

"Devo farlo Chris, io devo almeno sapere chi è, devo e basta." disse, riportando poi l'attenzione ai file della pagina che aveva appena hackerato.

Dopo una decina di minuti, raggiungemmo i dati del weekend di tre settimane prima.

Eravamo ad un soffio dal sapere tutto.

"Trovato" mormorò Ryan al mio fianco e spostai lo sguardo verso il punto dove lo schermo raffigurava il nome di Eric accanto ad un altro.

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