Pov Christian
"Ecco, tenga questa è la sua carta di credito e questi sono i documenti da far firmare ai suoi amici"
L'uomo mi porse i fogli e una delle mie carte di credito e afferrai il contratto, stringendo la mano all'agente immobiliare più che felice di aver concluso un grosso affare.
Mi lasciò solo, in quella villetta non mia, sebbene facesse parte ormai del patrimonio di famiglia.
E William ne faceva parte a tutti gli effetti. Se la meritava come si meritava il piccolo pulcino.
In caso di storie, lo avrei affrontato io in prima persona.
La dignità non si perde accettando un aiuto, anzi spesso per accettare un aiuto ci vuole molto più coraggio.
Ormai la casa era pagata, il contratto nelle mie mani, dipendeva da loro ora accettare e costruirci il loro futuro.
Corsi in macchina e guidai dritto fino al loro attuale appartamento, sapendo di trovare solo la persona che stavo cercando.
Parcheggiai l'auto e scesi, raggiungendo il palazzo, spinsi la porta costantemente aperta ed entrai, percorrendo le scale fino all'ultimo piano.
Una volta arrivato davanti alla porta di legno scuro, premetti l'indice sul campanello e attesi che venisse aperta.
Ciò accadde all'incirca quindici secondi dopo, facendomi ritrovare faccia a faccia con un sorpreso William.
"Ehi, posso entrare?" domandai, guardando oltre la sua spalla.
"Ehm certo, entra" disse frettolosamente, facendosi da parte per farmi passare.
"Come mai qui?" domandò sospettoso alle mie spalle.Diedi una rapida occhiata a tutto l'appartamento in cui ero stato pochissime volte in quei anni e scrollai le spalle.
"Ti devo parlare di una cosa, sperando che non finiremo per sbranarci a vicenda perché di sicuro io non mollo" iniziai, cercando di alleggerire la tensione con quella semi battuta ma il suo sguardo era quasi timoroso, come se avesse paura di ciò che potevo dire.
"Jonathan ti ha detto tutto quindi" affermò, incrociando le braccia al petto per poi sedersi sul bracciolo del divano.
"Se con tutto intendi tutta la questione della casa e che ti ha fatto una sfuriata alla fine di cui non so i particolari, allora sì, mi ha detto tutto" incrociai a mia volta le braccia al petto, notando la sua espressione quasi sollevata.
C'era qualcosa che non sapevo?
"Ti sono grato per l'interessamento ma risolverò con lui dopo che avrà sbollito" replicò sulla difensiva.
Mi trattenni dall'alzare gli occhi al cielo e sciolsi le braccia per andare a recuperare i fogli del contratto nella tasca interna della giacca.
"Sono qui per questi e prima che tu possa fare storie, te la metto così. Puoi non fare nulla e rimanere in questo appartamento per altri molti anni, non realizzando il sogno di Jonathan o puoi andare a chiedere il famoso prestito a tuo padre, ferendo il tuo orgoglio. Oppure, l'alternativa che ti do io è quella di fare le valigie e andare a trasferirti con Jonathan senza che nessuno sappia niente. Ho già comprato la casa, questo è il contratto e queste le chiavi" spiegai, lasciando tutto sopra il tavolino.
Rialzai lo sguardo verso gli occhi azzurri di William, sbigottiti come mai li avevo visti.
"Ma sei pazzo? Compri una villa così? Come se fosse una caramella?" sbottò, alternando lo sguardo dalle chiavi a me.
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Keep Me Safe
Fiksi RemajaTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.