Pov Christian
"Ogni volta che butto lo sguardo su di te, stai fissando quel telefono. Il tuo lui non ti caga?" domandai, tirando fuori dal cassetto un asciugamano pulito per buttarlo in borsa.
Staccò gli occhi azzurri dallo schermo del telefono, per puntarli nei miei e fare una smorfia.
"Non è il mio 'lui' e comunque mi aveva detto 'ti penserò sempre' bla bla e non mi ha mandato neanche un messaggio. Questo sta a farsi ripassare dall'ex marito, figurati se pensa a me!" sbottò visibilmente irritato.
Dovetti reprimere una risata per non farlo innervosire ulteriormente.
"Ti frega di lui più di quanto credi. Se ti vedessi da fuori, capiresti cosa intendo e stai facendo la fidanzatina gelosa. Se lui ti piace così tanto perché non glielo fai capire e lo tieni tutto per te?" buttai fuori senza mezzi termini.
Con Ryan non le mandavo mai a dire, ciò che pensavo glielo esternavo, sempre.
Sgranò gli occhi, scuotendo la testa velocemente.
"Hai capito malissimo. Noi scopiamo e basta, per quel che mi riguarda può farsi chi vuole come io posso farmi chi voglio" borbottò, buttando il telefono in un angolo del letto."Come vuoi" gli concessi, una discussione riguardante l'argomento sarebbe stata una battaglia persa che non avevo voglia di subirmi.
"Ma perché stai preparando un borsone?" mi chiese, facendomi scoppiare a ridere.
"È da mezz'ora che preparo la borsa e ti sei reso conto solo adesso" risposi, scuotendo la testa.
"Vado in palestra. Sono stanco di rimanere chiuso qui e in più ho un marito da intrattenere, devo stare attento al fisico"Quasi a farlo apposta, il mio telefono iniziò a squillare, lampeggiando il nome di Aiden.
"Ehi amore" risposi, bloccandomi davanti all'armadio.
"Mi ha appena chiamato l'architetto, il nostro appartamento è pronto!" esclamò dall'altra parte e non potei che sorridere di fronte al suo entusiasmo.
"Era ora" asserì, voltandomi verso Ryan che mi guardava con un punto interrogativo in fronte.
"Sì! Ne parliamo meglio stasera quando torno, inizia a impacchettare qualcosa. Ti amo!"
"Ti amo anche io" risposi poco prima che attaccasse.
"Novità?" domandò il biondo disteso sul mio letto.
"Il nostro appartamento è finito" rivelai, andando a prendere la bottiglietta d'acqua sul comodino per berne un sorso.
"Non ti ho mai chiesto perché un appartamento e non una bella villa in stile Scott. Non pensi di dare a Aiden dei figli?"
L'acqua che stavo ingoiando nel sentire la parola 'figli' mi andò magicamente di traverso, facendomi tossire come un pazzo.
"Figli? Figurati se ora ci penso! Adoro i bambini ma siamo decisamente troppo giovani e voglio godermi Aiden per conto mio a lungo prima di pensarci. Ecco perché l'appartamento, ovviamente una mia idea. Lui stava già pensando alla fontana da mettere in giardino della nostra grande casa ma io ho detto di volere un appartamento" spiegai, causandogli un'espressione di puro sgomento e biasimo.
"Ma sei uno stronzo! Credi che Aiden non ci pensi a una famiglia con te?" sbottò, gesticolando.
Alzai gli occhi al cielo, andando a richiudere la borsa.
"Lui può fantasticare quanto vuole, io non sono pronto""Ripeto: sei uno stronzo" ribadì ancora una volta.
"Lo sono sempre stato e mi ha sposato comunque quindi va bene così!" conclusi, mettendomi la borsa in spalla, pronto ad uscire per andare in palestra.
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Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.