Video Chrisden.
Pov Aiden
Il quarto giorno che ero rinchiuso lì, mi sentivo psicologicamente a pezzi e fisicamente, senza forze.
L'ansia si era impossessata di me e ad ogni più piccolo rumore, saltavo da quel letto cigolante, in cui non ero mai riuscito seriamente a dormire.
Mi mancava Christian come l'aria, sembrava di continuare a sopravvivere con solo metà cuore in petto.
Non osavo immaginare come si fosse ridotto e il mio timore più grande, era che tornasse ad essere freddo e scostante, lasciandosi sommergere dal dolore.
Era tutto così surreale, trovarmi lì quando fino a pochi giorni prima ero tra le braccia di mio marito.
Mi passai una mano tra i capelli, sospirando. Ero in condizioni pietose e non ce la facevo più.
Sobbalzai nel materasso, sentendo due voci discutere animatamente fuori dalla porta.
Scattai in piedi e corsi verso di essa per poggiare l'orecchio contro il metallo freddo.
"Ho detto che lo dovete lasciare andare! Sono quattro giorni che è qui. Ti avverto o lo lasci tornare a casa sano e salvo o giuro su Dio che non mi rivedrai mai più!"
Sgranai gli occhi nel sentire quelle parole.
Era la donna che mi aveva salvato da un ceffone non appena mi ero svegliato, il primo giorno.
Perché le importava di me? Perché mi voleva salvare così tanto?
"Tutto questo è a causa tua! Non mi importa del ragazzo, voglio solo un riscatto come si deve" rispose la voce di un uomo sconosciuto.
"Ti do tempo due giorni per portare a termine questa pagliacciata, dopodiché lo farò scappare da sola, puoi scommetterci!" sbottò lei adirata e sentii il rumore dei suoi tacchi avvicinarsi sempre più.
Ritornai di corsa sul mio letto per non farmi cogliere ad origliare e la porta si aprì poco dopo, rivelando la sua figura.
Nonostante la poca luce, potevo notare il colore rosso tinto dei suoi capelli, gli occhiali scuri dell'altra volta, le labbra colorate di un rosso acceso e un altro soprabito nero.
Si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò nella mia direzione, fissandomi da dietro le lenti.
"Ti ho portato qualcosa da mangiare, sarai stufo di quella sottospecie di minestra" disse, mostrandomi un pacchetto di cibo che conteneva hamburger e patatine.
Quella donna sembrava un angelo in mezzo a quell'inferno eppure non riuscivo a capire perché fosse così gentile con me.
Da quel che avevo capito, aveva un ruolo importante in quella banda di persone, ciò nonostante non era lei la mandante del mio rapimento, anzi era contraria.
"Sono stufo di stare qui" mi ritrovai a rispondere, raggiungendo l'angolo più esterno del letto, nel momento in cui lei prese posto a sedere sul bordo del materasso.
Posò il pacchetto di cibo accanto a me e sospirò, tornando a guardarmi.
"Tornerai da tuo marito, te lo assicuro" rispose con un tono dolce e realmente dispiaciuto.
"Perché è così gentile con me? Perché ci tiene tanto alla mia libertà?" domandai confuso e leggermente meno impaurito.
"Diciamo che non sopporto che persone buone come te debbano soffrire e so cosa significa quando ti portano via dalla persona amata. È un dolore atroce che ti logora secondo per secondo ma ti ripeto di stare tranquillo, tu sei più fortunato di me, ritornerai da Christian"
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Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.