Pov Ryan
Un gemito gutturale simile ad un ringhio, uscì dalle mie labbra all'ennesimo affondo tra le pareti bollenti di Robert, il quale ansimava senza sosta, schiacciato tra il mio corpo e la parete del muro.
"Cazzo, scopami così!" sbottò, stringendosi attorno al mio membro fino a farmi perdere il controllo.
Spinsi ancora, colpendo con il glande il suo fascio di nervi più sensibile mentre la sua mano tra i miei capelli, strattonava le ciocche.
Affondai i denti su una spalla, stringendo tra le dita la pelle dei suoi fianchi e mi staccai solo quando il famigliare calore al basso ventre, fece pulsare il mio membro al suo interno.
"Vieni insieme a me" sussurrai al suo orecchio prima di innarcare la schiena per accentuare gli ultimi affondi sempre più veloci e secchi che portarono ad un orgasmo esplosivo per entrambi.
Mi riversai nel preservativo con dei gemiti rochi che accompagnarono i suoi.
Il senso di rilassamento improvviso fece quasi cedere le mie ginocchia e la fatica iniziò a farsi sentire, mi sfilai lentamente liberandomi dal preservativo riempito e mentre mi allontanavo per buttarlo, potei notare come il muro fosse oscenamente schizzato."Ho bisogno di una pausa" mormorai, buttandomi a peso morto sul comodo materasso della suite.
"Di già?" domandò come se nulla fosse.
Alzai la testa di scatto nella sua direzione, fissandolo stralunato mentre si ripuliva dell'ultimo amplesso.
"Sei serio? L'abbiamo fatto quattro volte di fila!" esclamai ancora ansante e sudato.
Mi raggiunse sorridendo e in un attimo fu sopra di me, con gli occhi famelici e le labbra vogliose di baci.
"Il bimbo non sopporta il ritmo?" mi provocò, con quel soprannome che si ostinava a darmi da giorni.
"Forse è il vecchio che ha strani ritmi" replicai a tono, accentuando il sorriso malizioso che impreziosiva le sue labbra.
"Non di solito in realtà ma tu, Dio mi viene duro ogni volta che ti vedo nudo. Come posso smettere?" sussurrò prima di lasciarmi un casto bacio sulle labbra.
Le sue parole mi causarono un leggero brivido al basso ventre che preferii ignorare, data la stanchezza generale.
"Sei bellissimo" sussurrò, provocando un sorriso sincero sulle mie labbra.
"Smettila" mormorai, allacciando le braccia attorno al suo collo mentre puntava gli occhi dall'intenso color cioccolato, nei miei.
"Ti imbarazzo per caso?" domandò, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Ultimamente ho ricevuto solo batoste, non sono più abituato a queste cose" risposi, tirando con le dita ciocche dei suoi capelli, ancora umidi di sudore.
"Proprio per questo devi lasciare che io mi prenda cura di te" sussurrò, rubandomi un altro bacio prima di staccarsi da me nonostante il mio lamento.
Lo seguii con lo sguardo mentre si alzava dal letto e si dirigeva in bagno.
"Non me l'aspettavo così questo viaggio a dire la verità" dissi, distendendo tutti i muscoli tesi del mio corpo.
"Io ci speravo, anche se sta finendo troppo presto" rispose, sbucando dalla porta del bagno e nudo, raggiunse l'armadio aggiungendo una cosa che mi fece scattare a sedere.
"Già la settimana prossima devo andare a Los Angeles per chissà quanto tempo"Fissai la sua ampia schiena mentre si infilava dei boxer puliti, con le labbra schiuse dallo stupore.
"Non me l'hai detto" mormorai stupidamente infine, non sapendo quale fosse il mio effettivo ruolo nella sua vita.
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Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.