Pov Jonathan
Non avevo idea che organizzare un matrimonio implicasse mezza casa piena di stoffe, carte, riviste di ogni tipo e al centro, una sposa a dir poco sclerata.
Si sa, che le donne tendono a cambiare idea molto velocemente ma Tessa in quel momento, stava decisamente battendo tutte.
L'unica distrazione nella stanza, era il piccolo James, che curioso di tutte quelle cose strane per lui, le toccava facendo così ancora più impazzire la zia.
Ogni tanto lanciavo delle occhiate esasperate a Max seduto sul divano di fronte, intento a completare la lista degli invitati che aumentava sempre più, appena Tessa si ricordava di lontano parente.
"Allora per la location.." riprese il discorso, facendomi sbuffare leggermente mentre puntavo lo sguardo a James che aveva finito di curiosare e aveva trovato un improvviso interesse per la sua macchinina giocattolo.
"Non so se sia meglio al mare o al lago, insomma un luogo dove ci sia l'acqua" continuò, passandosi una mano tra i capelli biondi appena tinti.
"Oppure!" esclamò, scattando dalla sedia come se avesse avuto l'idea più geniale del secolo.
"Una fontana! Anche perché magari al mare o al lago una folata di vento o il clima umido, rovinerebbero la mia acconciatura!"Sbuffai per quella che sicuramente fu la millesima volta e feci per dire qualcosa di poco carino quando il suono del campanello, salvò tutti da una situazione poco piacevole.
"Vado io!" trillai, ricevendo un'occhiataccia da Max mentre correvo ad aprire la porta, liberandomi così da quella tortura almeno per un po'.
Mi trovai davanti Isabel con un'espressione confusa che si tramutò in un sorriso appena mi mise a fuoco.
"Ma siete qui?" domandò e senza risponderle, l'afferrai per un braccio trascinandola in casa.
"C'è Isabel!" esclamai a gran voce, portandola al centro del soggiorno.
Vidi Tessa illuminarsi in volto appena si accorse della presenza della mora e non perse tempo ad avvicinarsi a lei e salutarla con due sonori baci sulle guance.
"Meno male che sei venuta! Almeno così posso avere un parere femminile!"
A quelle parole io e Max ci scambiammo un'occhiata, trattenendoci da una grossa risata.
Tessa stava chiedendo un parere femminile a colei che probabilmente era il più 'maschio' della stanza.
Ciò nonostante, Is fu piuttosto contenta di suggerire ed inoltrarsi in quelle discussioni di rosa antico, seta e pizzo.
Ovviamente la maggior parte delle attenzioni le diede a James che non perse tempo a prendere in braccio e sbaciucchiare.
Quasi in contemporanea io e il biondo ci alzammo, dirigendoci di corsa verso la cucina.
"Dio mio non ce la faccio più!" sbottai una volta al sicuro tra le mura della cucina.
"A chi lo dici! Fa passare la voglia di sposarsi" concordò, raggiungendo il frigo dal quale tirò fuori due birre.
Non eravamo soliti bere in pieno giorno ma dopo quella seduta, era veramente il minimo.
Per questo accettai la bottiglia che mi passò, portandomela alle labbra per bere un generoso sorso.
"William non l'hai visto oggi?" mi chiese dopo minuti di silenzio e sgranai leggermente gli occhi, ricordandomi improvvisamente di quello che era successo la sera prima.
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Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.