Pov Aiden
La porta si spalancò, facendomi saltare a sedere, i due uomini incappucciati apparvero davanti la mia visuale e in men che non si dica, mi furono di fronte.
"È ora di andare dolcezza muoviti" sputò acido uno dei due mentre mi afferrava per un braccio che bloccò dietro la schiena, insieme all'altro.
Capii che sarebbe stato inutile ribellarmi e per di più, avevo paura di essere picchiato, ero troppo sottotono sia fisicamente che psicologicamente per potermi difendere.
Mi lasciai legare i polsi con una corda e poco dopo anche la mia vista fu oscurata a causa di una busta di stoffa, sulla testa.
Fui spintonato senza alcuna grazia lungo il pavimento, finché non sentii la brezza invernale colpirmi in pieno petto, nonostante il brivido di freddo fu una boccata d'aria pura che duro il tempo di un attimo.
Fui gettato malamente dentro qualcosa e quel qualcosa partì poco dopo, portandomi chissà dove.
Pov Christian
Il ronzare dei miei pensieri venne bruscamente interrotto dalla vibrazione del telefono.
Con mani tremanti, lo recuperai sbloccandolo, un messaggio da un numero sconosciuto mi diceva chiaramente di riporre i soldi nel cassetto verde dei rifiuti.
Presi un respiro profondo ed afferrai il borsone nero dal sedile, aprii la portiera e scesi, venendo investito da una folata di vento freddo.
Chiusi la portiera e mi guardai bene attorno, trovando solo il vuoto ad attendermi.
Raggiunsi a passi incerti il cassetto dove infilai la borsa accuratamente.
L'ansia mi arrivava alla gola, non ce la facevo più, sentivo l'esigenza di crollare lì, in mezzo all'asfalto e sfogare lacrime fin quando non le avrei finite.
Attesi in silenzio, in allerta, aspettando qualche rumore che proprio quando credetti di aver perso le speranze, sentii.
Lo stridere di ruote sull'asfalto e di fatti, un furgone nero a tutta velocità, fece la sua comparsa dal fondo della strada.
Frenò di colpo davanti all'entrata del parcheggio e la portiera venne spalancata.
Il mio cuore si bloccò per pochi attimi mentre colui che aveva tutte le fattezze di Aiden, venne spintonato sul marciapiede.
Corsi il più velocemente possibile con una morsa ai polmoni che non mi faceva respirare.
Il furgone andò via e i dubbi salirono ancora.
Era Aiden? O mi stavano facendo credere che quell'uomo con una busta in testa e le mani legate lo fosse?
E se fosse tutta una falsa?
Notai come voltasse su se stesso, probabilmente in cerca di capire dove fosse.
Ero ancora troppo lontano.
Un passo e il mio cuore tremò.
Due passi e un brivido mi invase.
Tre passi ed era lì ancora proibito ma per poco.
"Aiden!" urlai a pieni polmoni, sperando che fosse lui, che non mi stessi sbagliando, che fosse ad un passo dalle mie braccia.
Il suo corpo sussultò, voltandosi nella mia direzione.
Le mie ginocchia quasi cedettero e un brivido mi riscosse, riscaldando il mio cuore ghiacciato, nel sentire il suono della sua voce.
"Christian!" urlò.
STAI LEGGENDO
Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.