Capitolo 78

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Pov Eric






Il mio letto stranamente era più scomodo del solito, quasi non sembrava di stare sopra ad un materasso.

Mugugnai qualcosa, sentendo la testa girare, forse ci eravamo addormentati in salotto, non ricordavo molto anzi quasi per nulla.

La luce era forte attraverso le palpebre chiuse e mi infastidiva molto ma mi costrinsi ad aprire gli occhi lentamente.

Inizialmente, mi fu tutto confuso e poco chiaro ma non appena la mia vista si fece più nitida, non potei che cacciare un urlo a pieni polmoni, davanti alla faccia corrucciata di una signora anziana.

Mi guardai attorno, alzandomi di scatto a sedere.

Dove cazzo ero finito?





Poche ore prima..







Pov Aiden






"Non ci credo che l'abbiamo perso! Ma poi che cos'è un fulmine? Dove cazzo si è cacciato, non ha con sé ne telefono né portafogli. Questa sarà una tragedia" sbottai, continuando a guidare alla velocità di una tartaruga per poter ispezionare, isolato dopo isolato, nella speranza di trovare Eric sano e salvo.

"Ho chiamato tutti! Nessuno l'ha visto!" esclamò Isabel nel sedile accanto a me, sbuffando sonoramente.

"Merda! Ma chi cazzo ha una reazione del genere per l'erba? Okay ne ha consumata inconsciamente tanta ma tutto questo è assurdo!" aggiunse, componendo a vuoto qualche altro numero.

"Ma lui non sta bene da molto. Sta una merda per.."

"Ryan!" esclamammo all'unisono e con una manovra del tutto illegale in quel pezzo di strada, feci inversione, stridendo le ruote contro l'asfalto, diretto a casa del suo quasi ex marito.

Arrivammo qualche minuto dopo e tutto ci aspettavamo fuorché quello.

"Vedi anche tu ciò che vedo io?" mormorò Isabel, scioccata quanto me.

"Sì.." risposi, osservando la villa interamente ricoperta di carta igienica.

"Può non essere stato lui" ipotizzai, mentendo a me stesso.

"Sulla finestra c'è scritto 'stronzo' è stato sicuramente lui" mi fece notare Isabel e nonostante gli addobbi, la casa era vuota, nessuna luce e nessun Ryan incazzato in veranda.

"Dobbiamo fottutamente trovarlo" affermai, premendo l'acceleratore per ripartire nelle ricerche.

Ma la notte era quasi terminata quando ore dopo, ci eravamo rassegnati e finiti davanti alla centrale di polizia.

"Che idea del cazzo che ho avuto" sospirai avvilito, poggiando la fronte contro il volante.

"Non è stata colpa tua ma della sua insaziabile fame. Ci stavamo divertendo prima che lui, senza saperlo, ingerisse grosse quantità d'erba" tentò di consolarmi Isabel con scarsi risultati.

"Per questa stronzata ci giocheremo le carriere" borbottai, deprimendomi ancora di più.

Il primo pensiero era quello di trovare Eric ed accertarci che stesse bene ma inevitabilmente, poi avremmo dovuto pagare tutte le conseguenze e chi ci garantiva che l'unica bravata fosse quella a casa di Ryan?

Il bip del telefono nella mia tasca, mi sconcentrò dall'autocommiserazione per qualche secondo e con uno sbuffo, trovai la forza di tirare fuori il cellulare, sbloccandolo e trovando un messaggio che salvò le vite di tutti noi.

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