Pov Eric
Infilai la chiave nella serratura, facendola scattare ed aprii la porta, entrando in casa.
Mi tolsi la giacca e la appesi, percorrendo velocemente il corridoio con un sorriso.
"Amore" dissi a gran voce per attirare la sua attenzione, ovunque si trovasse.
Non ebbi risposta e dopo aver controllato soggiorno e cucina mi diressi nella camera da letto, anch'essa vuota.
L'unico rumore udibile, era lo scroscio dell'acqua in bagno e mi affrettai ad entrare.
Sorrisi istintivamente nel sentire Andrew canticchiare sotto la doccia, tolsi velocemente i miei vestiti e raggiunsi la cabina su cui feci scorrere la porta di vetro ed entrai all'interno, ottenendo finalmente la sua attenzione.
"Ehi, sei tornato prima" sorrise prima di sporgersi e salutarmi con un bacio.
"Sì, non avevo altro lavoro e poi non vedevo l'ora di tornare dal mio bellissimo ragazzo, addirittura nudo" risposi, poggiando una mano al suo petto ricoperto di schiuma.
"Ti avrei comunque aspettato nudo una volta fuori di qui" ammiccò, portando le mani ai miei fianchi che strinse tra le dita per tirarmi a sé.
Mi aggrappai al suo corpo, godendomi le sue carezze ad occhi chiusi.
Lasciai vagare i pensieri nella mia mente e stranamente si bloccarono a qualche giorno prima.
"Amore?" lo richiamai, alzando la testa per poterlo guardare.
"Cosa vi siete detti tu e Christian l'altro giorno? Ti ho visto turbato e ho preferito lasciar stare l'argomento per non infastidirti"Le sue mani sulla mia schiena smisero di accarezzarmi e i suoi occhi scuri cercarono i miei.
"Nulla di che, ho solo dovuto tirare fuori cose vecchie" rispose, sospirando e accennò un sorriso subito dopo come a volermi rassicurare.
Del passato di Andrew sapevo che era stato amico di Christian e che erano anche finiti a letto insieme, che ci fosse dell'altro?
Forse di mezzo, c'era un grande litigio dato che erano arrivati a non parlarsi più.
Ma non volevo fargli ricordare nuovamente cose brutte, così mi limitai a non approfondire la questione.
"E si sono risolte quelle cose?" chiesi, portando una mano al suo viso, accarezzando dolcemente una sua guancia con il pollice.
Mi fissò per quelli che furono minuti interi con un'espressione indecifrabile.
"Non lo so.." rispose infine e potei notare la sua irrequietezza.
Feci per dire qualcosa ma le sue labbra si fiondarono sulle mie in un bacio urgente e bisognoso che non persi tempo a ricambiare.
Sentivo il suo bisogno di me e io ci sarei stato.
Pov Aiden
"È due ore che parla con quello!"
Mi voltai verso mio marito che aveva fatto irruzione in soggiorno, sbuffando alla grande e ovviamente, riferendosi a Derek al telefono con il suo ragazzo.
"È il suo ragazzo, gli manca, è normale che parli con lui al telefono, no?" parlai come si fa con i bambini capricciosi che non vogliono farsi andare bene una cosa.
Infatti, sbuffò.
"No!" sbottò, incrociando le braccia al petto e scoppiai a ridere.
"Dovresti vederti sai? Ventidue anni e non sentirli per niente" dissi tra le risate, scuotendo appena la testa.
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Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.