It’s pouring rain at 4 a.m.
I feel so close to you right now.Pov Jonathan
Osservai il mucchio di scatoloni in mezzo al soggiorno, con un'espressione corrucciata mentre William entrava in casa, con l'ennesimo scatolone.
"Okay questo è l'ultimo!" esclamò, poggiando la scatola, accanto alle altre.
"Chi metterà al suo posto tutta questa roba" mormorai, con uno sbuffo.
"Tu inizierai domani mattina dato che non hai lezione, poi quando torno dal lavoro, mi occupo del resto" affermò con semplicità, causandomi l'ennesimo sbuffo.
Il trasferimento, seppur di pochi metri era una gran rottura di scatole o meglio scatoloni, per rimanere in tema.
William pensò bene di lanciarmi un'occhiataccia, a causa di tutte le lamentele che ininterrottamente, uscivano dalle mie labbra da qualcosa come un'ora.
"Vuoi passare così la nostra prima notte in questa casa? Seriamente? Dovremmo festeggiare" mi fece notare, anche se per 'festeggiare' si intendeva scopare, su un letto che non avevamo nemmeno.
"Ci sto provando ma questa roba non si sistemerà magicamente da sola, l'intera villa non si pulirà da sola, non ci sono ancora i riscaldamenti accesi, fuori piove e non abbiamo neanche un letto dove dormire. Dormiremo su un materasso a terra, come i drogati!" sbottai, gesticolando nervosamente mentre notavo che si tratteneva dal ridere.
"Non osare ridere! È grave la questione!" lo ripresi e inevitabilmente scoppiò in una fragorosa risata, raggiungendomi e intrappolandomi tra il suo petto e il tavolo.
"Possiamo scaldare l'atmosfera per non sentire il freddo e se non ti va bene il materasso a terra, ci sono varie superfici da inaugurare" mormorò, abbassando il tono di voce, fissando le mie labbra, facendomi sorridere.
Affondai le mani tra i capelli neri come la notte e lo baciai con l'intensità che mi richiedeva, lasciando che facesse di me ciò che voleva, dove voleva, anche sul materasso messo a terra.
**
Spalancai gli occhi nel cuore della notte, improvvisamente sveglio, sentivo il respiro regolare di William dietro di me e il leggero ticchiettìo della pioggia contro i vetri.
Afferrai il telefono, sbloccandolo e controllai l'orario: 4:00 am.
Agrottai la fronte, bloccandolo nuovamente e lentamente, scostai il braccio stretto alla mia vita, per sgattaiolare via dal materasso adagiato a terra, attento a non inciampare tra gli scatoloni di pizza e le varie bottiglie di birra vuote.
Uscii dalla camera da letto, in un punta di piedi, scendendo i gradini delle scale fino al piano inferiore, dove andai tranquillamente in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
Posai le labbra sul freddo bordo di vetro, dissetandomi mentre il mio sguardo si spostava verso l'ampia finestra della cucina, in direzione delle altre ville del vicinato.
Una luce insolita mi incuriosì, proprio nella casa Scott, sembrava fosse quella della veranda e mi chiesi se avessero dimenticato di spegnerla.
Lasciai il bicchiere nel lavandino e mi sporsi, assottigliando gli occhi nella direzione della veranda.
Individuai la figura di qualcuno e sempre più incuriosito, tentai di capire chi fosse dei tanti abitanti della casa.
Ma anche se non riuscivo a distinguere le sembianze, data la distanza, c'era un'unica persona che era capace di stare fuori mentre pioveva, alle quattro del mattino.

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Keep Me Safe
Fiksi RemajaTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.