Capitolo 32

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Pov Derek




Era quasi un sogno, che le mie dita stessero toccando quella pelle morbida e lucente.

Il suo viso rilassato mentre dormiva, era ciò che più mi era mancato di vedere, in quel periodo lontano da lui.

Feci vagare lo sguardo su quel corpo perfetto, di cui i fotografi facevano carte false per immortalare e sorrisi istintivamente, nel sapere che io ero l'unico a possederlo in ogni modo.

Un mugolio attirò la mia attenzione e spostai lo sguardo ai suoi occhi semi aperti e lucidi dal sonno.

"Buenos dias mi amor" sussurrò con la voce impastata dal sonno.

Il mio sorriso si allargò ancora di più, mentre sporgevo il viso per raggiungere le sue labbra, su cui stampai un lieve bacio.

"Buongiorno principe" mormorai a pochi centimetri da esse, causandogli un sorriso tanto bello da illuminare ancora di più quella stanza.

Spostò lo sguardo da me al comodino e si accigliò leggermente.

"Ma è presto, perché non stiamo dormendo, mi hai sfinito tutta la notte" borbottò contrariato e non potei fare a meno di scoppiare in una risata.

"Ehi, mi sei mancato e poi non mi sembra proprio che ti dispiacesse" mi difesi, sistemandomi sopra il suo corpo così da non lasciargli vie di scampo.

"Tu e il tuo ego!" esclamò con un sorriso divertito, allacciando le braccia attorno al mio collo.

Feci per catturare quelle labbra carnose in un bacio senza fine, quando le sue parole mi bloccarono di colpo.

"Credo proprio di non piacere per niente a Christian" affermò con una piccola smorfia.

Lo so bene io perché non piaci a Christian, avrei voluto rispondergli ma ciò avrebbe portato a una serie di dubbi, che non volevo avesse.

"Christian ha un carattere tutto suo, non dargli tanto peso" risposi invece, portando una mano tra i suoi capelli castani che tirai all'indietro.

"Voglio piacere alla tua famiglia, sono tutti molto carini con me, tranne Christian che non vuole neanche parlarmi più di tanto e mi dispiace perché so quanto tu ci sia legato" spiegò, esternando il suo disagio a riguardo.

Avrei proprio dovuto fare un discorsetto al mio caro cugino.

"Ehi, non ci pensare, okay? Pensa solo a noi qui, finalmente insieme dopo tutto questo tempo. Io ti amo e questo è ciò che conta. Christian quando lo capirà sarà il primo ad esserne felice" sussurrai, scostando l'inutile pezzo di stoffa che divideva i nostri corpi nudi.

Avvertii un fremito nel sentire la sua pelle in stretto contatto con la mia e gli concessi un sorriso malizioso prima di avventarmi sulle sue labbra calde e morbide.

Un bacio che da subito scaturì una scintilla di passione, le mie mani vagarono lungo il suo corpo, avide di quella pelle abbronzata e lucida.

Il suo profumo mi inebriava i sensi, trasportandomi in un turbine di piacere mentre senza più pensieri, ci concedevamo l'un l'altro.





Pov Max







"Stai bene?"

"No, tu?"

"No"

Quelle domande erano inutili sotto ogni punto di vista.

Erano ore che fissavamo il soffitto, distesi sopra il letto, come se potesse risolvere tutti i nostri problemi.

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