Capitolo 60

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00:36

Christian Scott, denuncia per aggressione a pubblico ufficiale.



Quattro ore prima..




Pov Christian






La sala era pronta e poco a poco, tutti stavano arrivando per la cena.

Non avevo idea di chi fosse invitato o meno, per il momento solo Derek, Max e Ryan sedevano sui divani in soggiorno mentre cercavo di sistemare il dannato polsino della camicia.

Proprio mentre stavo per raggiungere gli altri, il campanello suonò e corsi ad aprire, trovando un imbarazzato Eric alla porta.

"Ehi! Sei venuto con Aiden?" domandai, accostandomi per lasciarlo passare e lanciai lo sguardo oltre le sue spalle, aspettandomi di vedere il ciuffo biondo di mio marito.

"No, in realtà l'ho chiamato un paio di volte perché credevo venisse in ufficio ma ha il telefono staccato" rispose, facendomi accigliare.

Chiusi la porta e lo accompagnai in soggiorno dagli altri, godendomi la scena di Ryan che se lo mangiò con gli occhi sin da subito.

Sorrisi divertito e mi avvicinai a lui, abbassandomi fino a raggiungere un suo orecchio.

"Sta attento a non sbranarlo, in ogni senso" sussurrai, lasciandogli alcune pacche su una spalla e me ne andai in cucina prima che potesse rispondermi.

Tirai fuori il telefono e composi il numero di Aiden, stranamente in ritardo.

Conoscendolo, avrà perso la cognizione del tempo nell'appartamento nuovo.

Attesi invano fino allo scatto della segreteria, chiusi il telefono e tirai fuori le chiavi dell'auto.

"Scusate ragazzi ma Aiden non risponde, forse avrà il telefono scarico e non si è accorto che fuori è buio da un pezzo. Vado nel nostro appartamento e torno okay?" dissi in modo sbrigativo, salutandoli prima di dirigermi verso la porta d'ingresso ed uscire, raggiungendo la macchina parcheggiata davanti casa.

Il viaggio in macchina fu più travagliato del previsto, sembrava che tutti avessero una gran fretta di guidare e le file ai semafori, furono insostenibili.

Nonostante ciò, arrivai a destinazione, nel nuovo palazzo completamente vuoto se non per una coppia che abitava nel nostro stesso piano.

Mi chiesi come fosse possibile che Aiden si fosse scordato della cena, alla quale aveva pensato per giorni.

Aprii il portone principale con le chiavi di riserva che mi aveva rifilato Aiden e feci di corsa le scale fino al terzo piano, non avendo voglia di aspettare l'ascensore.

Percorsi il corridoio, vuoto e silenzioso, svoltando l'angolo fino a ritrovarmi davanti la porta del nostro nuovo appartamento.

Ciò che non mi aspettai di trovare fu il pacco che doveva portare Aiden sullo zerbino e le chiavi a terra, poco distanti da esso.

Mi accigliai e andai a raccogliere le chiavi per poter aprire di fretta la porta che spalancai, fiondandomi all'interno.

"Aiden?" urlai a pieni polmoni, venendo travolto dal buio più totale, premetti il pulsante della corrente ma invano, dato che era staccata.

Eppure era impossibile che fosse entrato e non avesse acceso le luci.

A meno che..

Non fosse mai entrato.

Un senso di panico iniziò a salire prepotentemente nel mio petto, mettendomi in allerta.

Di scatto, tirai fuori il telefono, chiamando Derek il quale mi rispose dopo pochi squilli.

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