Pov Derek
"Sebastian" mormorai, appoggiandomi contro lo stipite della porta.
Il mio letto, riempito dalle valigie che stava preparando ed io, con un enorme senso di colpa addosso.
Mi ignorò, continuando a ripiegare i suoi vestiti e mi avvicinai, cercando in qualche modo di ottenere la sua attenzione.
"Mi sono comportato di merda, lo so.." iniziai a dire ma fui frenato dal suo sguardo che finalmente, si posò sul mio.
"Non sono stupido o cieco Derek, non lo sono mai stato. Semplicemente sono molto innamorato di te e ho sperato che tutto fosse solo nella mia testa ma no. Non voglio essere il ripiego di qualcun altro, non credo di meritarlo" rispose a tono con gli occhi duri e sofferenti, come non li avevo mai visti.
"Non sei mai stato un ripiego" obbiettai sinceramente.
"È facile essere a chilometri di distanza da una persona e rifarsi una vita. Ma tu sei legato a quel ragazzo per sempre e vedi cosa è bastato? Ritrovarlo davanti" continuò, facendomi sentire ancora più uno schifo.
"Neanche l'avermi avuto vicino è riuscito a bloccare tutti i sentimenti riaffiorati e per quanto io voglia e quanto io sia arrabbiato e ferito, non posso fartene una colpa. Credo che ci si innamori una sola volta seriamente e quella persona speciale per te, non sono io, è lui" concluse, dandomi il colpo di grazia.
Portai entrambe le mani a strofinarmi nervosamente il viso, come se potessi darmi sollievo con quel banale gesto.
"E finisce tutto così? Un anno di relazione e tutto il resto?" domandai, avvertendo la testa girare per le troppe cose accadute nel giro di poche ore.
Mi concesse un piccolo sorriso triste, quasi a voler lottare contro sé stesso.
Si avvicinò a me, portando le mani sulle mie spalle mentre il suo profumo intenso, mi avvolse come una fredda carezza.
"Possiamo essere una finta coppia perfetta oppure possiamo dividerci, permettendo così a te di raggiungere la tua vera felicità e io chissà, magari sarò fortunato come te. Ti amo troppo per essere egoista e negarti di essere veramente felice" sussurrò, mostrando per la millesima volta il suo cuore nobile, mettendomi nonostante tutto al primo posto.
"Mi dispiace così tanto, io non voglio che tu soffra. Al momento non voglio neanche lasciarti andare" mormorai, poggiando la fronte sulla sua e socchiudendo gli occhi.
"Fidati di me, andrà tutto bene in un modo o nell'altro, okay?"
Scossi la testa, palesando quanto tutto ciò non fosse affatto okay ma non mi diede affatto retta.
"Se avrai bisogno di me, sai dove trovarmi. Ma ti prego Derek, fai la cosa giusta" mi obbligò a guardarlo negli occhi scuri, facendomi domandare inconsciamente quando li avrei rivisti.
Si sporse, il giusto che bastava per raggiungere le mie labbra, su cui posò delicatamente le proprie in un leggero sfioramento.
"Adios mi amor"
Pov Ryan
"Pronto?"
"Aiden!" esclamai, ottenendo un lamento dall'altra parte del telefono.
"Hai la più pallida idea di che ore siano?" domandò e il mio sguardo andò a finire all'orologio, che segnava le due dopo pranzo e con un rapido calcolo, potei appurare che a Dover, fossero le due di notte.
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Keep Me Safe
Teen FictionTre anni sono passati dalla pubblicazione di 'There you'll be' il libro di Christian Scott per sua madre Rachel Whitie Scott. Cosa sarà cambiato? Sequel di 'Everywhere where I am there you'll be'. STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE.