CINQUANTOTTO

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Dopo l'incidente di Rick, Vanessa era rimasta con lui per qualche giorno, più di quanto lui pensasse o sperasse. Aveva chiesto ed ottenuto dalla produzione del suo show dei giorni di pausa e non glieli avevano potuti negare, lei era la protagonista e in anni di messa in onda era sempre stata puntuale e professionale, se per una volta aveva bisogno di staccare, non potevano farne un dramma.

Castle era contento che avesse immediatamente legato sia con Alexis che con sua madre. Martha passava gran parte del tempo a raccontare alla giovane collega aneddoti del suo passato e della sua lunga carriera, "Quando tu non eri ancora nata, tesoro ed Hollywood era così diversa!" le diceva con enfasi e rimpianto. Alexis, invece, ci mise un po' per confessarle che lei ed i suoi amici erano dei grandi fan di "Queen of Fire" e Vanessa, imbarazzata e lusingata, le promise che quando sarebbe tornata a New York avrebbe portato per lei e i suoi amici dei gadget speciali direttamente dal set, autografati da tutto il cast.

- Così ti compri molto facilmente mia figlia - la prese in giro Castle una volta rimasti soli, mentre sul divano guardavano un film che entrambi avevano già visto, ma non era la loro occupazione principale.

- Ho sbagliato? Mi dispiace... - Si scusò l'attrice che non aveva alcuna abitudine a relazionarsi con figlie, per di più già adulte, dei suoi compagni. L'unica esperienza era stata con un suo collega, per un breve periodo, ma era una bambina molto piccola che nemmeno il padre frequentava molto.

- No, sei stata perfetta. Stavo solo scherzando, piccola! - Rick per rassicurarla tornò a baciarla preferendo decisamente quell'attività alla visione del film.

A Castle piaceva vederla girare per il loft, sempre con maggiore disinvoltura, tanto che pensò più di una volta che averla sempre lì non sarebbe stato affatto male. Quando Vanessa dovette tornare a Los Angeles, per Rick fu difficile accettare l'idea di separarsi. Un paio di settimane, gli promise, poi sarebbe tornata per il week end. Andò così e così continuò fino a quando Rick non si tolse il gesso, poi fu lui a raggiungerla sull'altra costa e passare del tempo con lei. L'accompagnava sul set e stava lì, in un angolo a guardare le riprese, storcendo un po' la bocca quando venivano girate scene un po' troppo intime, per i suoi gusti e quella era una cosa alla quale non aveva mai pensato o fatto caso. Lei si divertiva a vederlo imbronciato e nei minuti di pausa andava da lui a tranquillizzarlo con baci ben diversi.

C'era una cosa che non aveva più fatto nelle ultime settimane: scrivere. Nikki Heat era finita in un angolo lontano della sua mente, dove aveva spedito anche Kate e tutto quello che la riguardava. Così Deadly Heat che aveva cominciato a scrivere in modo compulsivo nelle settimane precedenti ora era rimasto del tutto fermo e incompleto. Quella storia di assassini, terroristi, ed omicidi con strane coincidenze la cui trama era stata sempre molto chiara nella sua mente, si era improvvisamente dissipata. Gina lo aveva chiamato qualche volta per ricordargli di mandare nuovi capitoli, ora che finalmente aveva letto tutto quello che aveva scritto, lui l'aveva liquidata molto frettolosamente dicendo che aveva bisogno di staccare e riposarsi. In sostanza doveva rispettare i suoi tempi e farsi andare bene quello che aveva. Come sempre, del resto. Rick sapeva che la sua fama aveva raggiunto nuovi picchi, che le sue vendite andavano benissimo e che era sempre più richiesto per interviste ed ospitate in tv, era lui che aveva il coltello dalla parte del manico e se il nuovo capitolo di Nikki Heat fosse uscito più tardi, questo non avrebbe fatto altro che aumentare l'attesa tra i suoi fan e non era di certo un male. Vanessa e la sua vita che stava faticosamente ricostruendo avevano la priorità, su tutto.

Tornarono insieme a New York quando l'attrice aveva avuto i primi giorni di pausa dal set. Aveva lavorato molto per recuperare la pausa presa per stare vicino a Castle dopo il suo incidente. Ormai da tempo non si nascondevano più, Vanessa quando era in città passava tutto il suo tempo al loft di Castle e non facevano più caso ai flash dei fotografi appostati ogni volta che si spargeva la voce della loro presenza in qualche ristorante o a qualche party: non facevano molta vita mondana, anche se in quei giorni a New York non poterono evitare il consueto party pre natalizio di una grande casa di gioielli alla quale Vanessa faceva da testimonial da tempo.

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