Rick mentre tornava a casa si chiedeva come fosse possibile che una persona che riusciva a capire così bene ogni sua mossa non capisse, invece, nulla dei suoi sentimenti. Gli sarebbe bastato un "no" e sarebbe rimasto lì con lei, questa volta. Era andato da Kate con tutt'altri intenti, con la voglia di dirle di Bracken, di ricominciare insieme, di aiutarla e di risolvere, finalmente, quel caso che si trascinava da troppi anni. Era andato a sbattere, invece, di nuovo contro il suo muro. L'aveva sentita fin dall'inizio che non c'era spazio per lui in quello. Che era di nuovo la sua guerra e lui ne era fuori ed aveva scelto di nuovo le sue ossessioni e non lui. Non le avrebbe permesso di combatterla, allora. Non le avrebbe permesso di suicidarsi o di finire di nuovo in un letto di ospedale più morta che viva dove lui poi sarebbe corso per starle vicino. Come sempre. Non lo poteva permettere a lei né a se stesso.
Rientrò a casa ancora più deciso che mai di andarsene da New York perché ora era chiaro, lui e Beckett si sarebbe inevitabilmente incontrati ancora e lui sarebbe stato male, ancora. Distanza. Era l'unica soluzione.
- Vi devo parlare. - Martha e Alexis erano già sedute a fare colazione quando Castle uscì dalla sua stanza con il volto teso e contratto.
- Papà se è per quello che è successo ieri... io... mi dispiace... - Provò a scusarsi una balbettante Alexis
- No, non c'entra nulla quello e nemmeno Beckett, così evitiamo la domanda. Volevo dirvi che ho deciso di trasferirmi a Los Angeles, almeno per qualche mese, fino a quando Vanessa non finirà di girare. Fare sempre avanti e indietro è stancante per lei e per me ed abbiamo bisogno di stare insieme. Partirò domani, starò via fino al week end. Poi quando tornerò organizzerò per portare via le mie cose così da trasferirmi da lei il prima possibile.
- Richard, ne sei sicuro? - Chiese Martha sorpresa
- Sì mamma.
- Scappi, quindi. - Gli disse Alexis
- No. Non scappo. Vivo la mia vita. Mi hai detto tu che sto con Vanessa e devo essere felice. Lo faccio. - Rispose gelido a sua figlia.
- Andandotene? Dì la verità papà, lo fai perché è tornata Beckett! Per questo te ne vai.
- Anche se fosse, Alexis, non è affare tuo.
- Sì che lo è! Fai come mamma! Sei uguale a lei, trovi una donna da seguire prendi e te ne vai! - Lo accusò senza mezzi termini. Castle la guardò con gli occhi sbarrati.
- Avevi quattro anni quando tua madre se n'è andata. Da allora ti ho dedicato tutta la mia vita, Alexis. Tutta. Hai venti anni adesso, sei una donna. Come puoi dirmi che ti ho abbandono come tua madre? Vivi al campus gran parte del tempo e ti senti abbandonata se vado a vivere in un'altra città con la mia donna?
- Perché devi andare fino a Los Angeles? Perché non potete continuare così come adesso?
- Perché non voglio, Alexis. Semplice. E ti conviene accettarlo. Ti sei già intromessa abbastanza nella mia vita privata, vedi di non farlo ancora, perché non lo tollererò oltre.
Bevve una tazza di caffè senza pensarci e poi tornò in camera sua a preparare le prime cose che avrebbe portato a Los Angeles da Vanessa.
Fu diverso. Los Angeles non era più quell'oasi serena che era stata tutte le altre volte che c'era stato. Il suo nervosismo non lo abbandonava nemmeno lì, anzi peggiorò, perché alcune volte gli sembrava di essere un animale in gabbia imprigionato dagli orari di Vanessa e per quanto si sforzasse non riusciva a nascondere questo suo stato d'animo. Non era New York o Los Angeles. Era lui a non stare più bene in nessun posto. Aveva discusso con Vanessa più volte in quei giorni, sempre per delle cose stupide e senza senso, pendendosi immediatamente per il suo atteggiamento e per come l'aveva trattata: farla soffrire era l'ultima cosa che voleva e che Vanessa si meritava e di certo lei non aveva nessuna colpa per quanto era accaduto con Kate e per il comportamento di Alexis.
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Obsession
FanfictionRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...