QUARANTASETTE

235 20 0
                                    

Erano arrivati poco prima del tramonto. Si erano fermati solo per brevi soste per mangiare e sgranchirsi un po' le gambe. Nick aveva insistito per guidare lui tutto il tempo e Kate aveva con poco entusiasmo accettato la cosa, rimanendo seduta impaziente sul lato passeggero, osservando le altre auto sfilare via dietro di loro.

Avevano oltrepassato Myrtle Beach ed erano arrivati in una zona più tranquilla, dove le abitazioni erano lontane tra loro, non c'erano grandi hotel, grattacieli, complessi residenziali e confusione.

Price aveva rallentato nei pressi di un cancello di legno bianco che aveva sicuramente visto tempi migliori. Era arrivato lì senza consultare il navigatore, era evidente che conoscesse quel posto e questo innervosì ancora di più Kate: perché era lì, con lui?

Erano entrati nel vialetto piuttosto dissestato, dove la terra battuta era invasa dall'erba alta che cresceva ai lati, che portava ad una piccola casa di legno bianco. Nick aveva parcheggiato proprio dietro la struttura di quella che Kate aveva capito sarebbe stata la sua "casa" per il prossimo, indefinito, periodo.

L'odore di salsedine appena scesa dall'auto le suggerì che dovevano essere più vicini al mare di quanto pensasse. Camminò fino all'entrata, stupendosi di come quel posto le piacesse. Quel luogo doveva sicuramente essere inabitato da tempo, anni più di mesi, ma le piaceva anche quel senso di trascurato, quel legno non perfettamente bianco, rovinato dal vento, dalla sabbia e dal sale. Le sembrava che fosse un po' come lei, segnato dagli eventi ai quali non si poteva opporre. Arrivata davanti all'ingresso notò come erano in posizione leggermente rialzata, ma che, oltre l'erba alta, dietro la casa, bastava scendere poche scale, di legno rovinato anche quelle, e c'era subito la sabbia ed il mare ed ora con il motore spento dell'auto ne poteva sentire anche il rumore. Una piccola casa isolata vicino al mare, si morse il labbro pensando a quante volte aveva immaginato che prima o poi ne avrebbe avuta una anche lei, un posto dove rifugiarsi, leggere, fare lunghe passeggiate, nuotare e rilassarsi, l'avrebbe voluta proprio così e le sembrava uno scherzo del destino, perché adesso aveva un tempo indeterminato per fare tutto quello ed invece avrebbe solo voluto tornare indietro, guidare per altre dieci ore e più in direzione New York.

- Ti piace? - Le chiese Nick avvicinatosi a lei con un paio di valige scaricate pesantemente davanti all'ingresso. Avrebbe voluto dirgli di sì, che era la verità, ma i suoi sensi non smettevano di essere in allerta.

- Cos'è questo posto? - Chiese senza rispondere

- Il posto dove staremo. - Rispose evasivo

- Tu lo conoscevi, vero?

- Sì. È un problema?

- Sì, se non so perché. - Beckett si voltò a guardarlo senza nessuna intenzione di entrare in quella casa senza avere una risposta che potesse soddisfare la sua volontà di sapere.

- Dieci anni fa, più o meno, ho vissuto in questa casa per tre mesi, più o meno. Un'anziana coppia da proteggere, testimoni di un processo di mafia. Io dovevo essere il loro figlio e la mia partner la mia fidanzata. Una buona copertura. Tra qualche settimana andranno via gran parte dei turisti da questa zona, sarà molto tranquillo. Soddisfatta, Beckett?

Non le diede tempo di rispondere, aveva già ripreso le valige, salito i due scalini che cigolavano un po' troppo ed aperto non senza qualche fatica la porta di legno che non veniva mossa da molto.

- La tua partner era quella morta durante un'operazione?

Kate lo aveva seguito, entrando nella casa. Anche dentro era come si era immaginata da fuori, un misto di gusto rustico e cura dei dettagli in gran parte cancellata dal tempo che non si era fermato.

- Sì, è lei. - Tagliò corto Nick cercando di aprire le finestre per togliere via odore di chiuso e polvere.

- Stavate insieme da molto, quindi. - Kate si lasciò sfuggire la riflessione ad alta voce e Price si fermò. Sbattè le mani per togliersi la polvere e si avvicinò a Beckett che ora poteva vedere i suoi occhi azzurri così chiari da sembrare due pezzi di ghiaccio.

ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora