VENTITRÉ

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- Dobbiamo parlare di solito è l'inizio di qualcosa di poco piacevole... - Disse Castle prendendola per le braccia con dolcezza.

- Non è quello che pensi. - Si affrettò lei a fugare ogni suo dubbio.

- Ok, vieni qua... - Rick la tirò verso di se fino a che Kate non si appoggiò sulla sua spalla e lui l'abbracciò nella sua solita stretta protettiva. Beckett lo respirò e trovò il suo profumo come qualcosa di buono: era il profumo dei biscotti il sabato pomeriggio, della cioccolata calda nei giorni di pioggia d'inverno, del tacchino il giorno del ringraziamento, dello zucchero filato al luna park, dei pop corn al cinema era il profumo di casa, quello che ti fa stare bene.

Seduti nel divano erano negli angoli opposti, Kate con le gambe incrociate sotto di se, in una posizione che Rick trovava estremamente scomoda solo a guardarla, aveva bisogno della giusta distanza tra loro per cercare di essere lucida mentre parlava, cosa che la sua vicinanza metteva in crisi.

- Se mi avessero dato quei fogli un mese fa, avrei passato ogni singolo istante ad analizzarli, in ogni modo, cercando anche il più piccolo indizio, un'ombra, qualsiasi cosa che mi desse la possibilità di trovare un solo minuscolo appiglio per cercare ancora, per arrivare alla verità. Da questa mattina li guardo senza avere il coraggio di vedere cosa c'è dentro. Ho paura di non trovarci nulla, di avere l'ennesima delusione, ma ancora di più di trovare qualcosa che mi spinga a tuffarmi di nuovo irresponsabilmente dentro tutta questa storia e non credo che poi riuscirei a mettermi un freno, mi conosco.

Castle ascoltava attentamente le parole di Beckett. Forse era quello che avrebbe voluto sentirle dire, una presa di coscienza di come abbia sempre rischiato in prima persona senza pensare alle conseguenze, senza avere la percezione reale di quando avrebbe dovuto fermarsi. La vedeva, però, turbata da questo, sfregarsi le mani nervosamente mentre parlava.

- Cosa è cambiato, Kate? - C'era troppo non detto tra di loro. Troppe cose lasciate intendere, colmate con i gesti e con i loro silenzi eloquenti che sapevano interpretare alla perfezione. Avevano, però, bisogno di dirsi di più, anche quello che già sapevano.

- Noi, Castle. Perché ora ho qualcosa da perdere, qualcosa che ho paura di perdere.

- Non mi perderai per quei documenti, Kate.

- Ti hanno sparato per quelli, Rick! Cosa sarebbe accaduto se non avessi avuto il giubbotto antiproiettile eh?

- Se ero fortunato potevo chiedere di metterci in stanza insieme! - Provò a sdrammatizzare

- Ti prego, fai il serio. Capisci perché avevo paura? Perché ti avevo detto che fino a quando questa storia non era finita non potevo avere una relazione come avrei voluto? Perché ho messo un bersaglio addosso anche te e se io posso rischiare di morire non posso accettare che sia tu a doverlo fare, che la persona che amo rischi di morire per causa mia. Non posso convivere con questo.

- Sono anni che convivo con questa paura Kate, da quando sono stato così egoista e stupido da indagare, riaprire il caso, convinto che avrei potuto aiutarti e che sarebbe stato facile, insieme, trovare la soluzione. Io ho paura da allora per te, ogni volta.

- È diverso Castle. Non posso permettere che ti accada qualcosa eppure, adesso, qualsiasi cosa io faccia è un pericolo. È pericoloso andare in fondo a questa storia, è pericoloso non fare niente. E non posso vivere così, reclusa senza colpa, in attesa che qualcosa cambi, che qualcun altro trovi una soluzione al posto mio.

Rick non ne poteva più di quella distanza tra loro, le si avvicinò prendendole le mani che stava continuando a torturarsi.

- Qualunque cosa vuoi fare, sarò al tuo fianco, come sempre. Rispetterò ogni tua scelta, voglio solo che non mi escludi, quello non potrei sopportarlo ancora. Se tu vuoi prendo quei documenti e li porto via e non li vedrai più fino a quando non vorrai. Oppure ci sediamo al tavolo e cominciamo a vedere cosa possono dirci di più. Io credo che tu alla fine troverai la verità, perché non sei una persona che si accontenta di vivere nell'incertezza e perché alla fine il tuo senso di giustizia è più forte di tutto.

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