SESSANTA

281 20 2
                                    

Solo Lanie sapeva che era tornata. L'aveva chiamata quella sera stessa per avvisarla e lei l'aveva avvisata di qualcosa di più importante: Vanessa stava quasi sempre a casa con Castle, al loft, ed anche quei giorni era lì. Fu un altro colpo al suo cuore già provato.

Guidò fino sotto casa di Castle ed aspettò in auto fino al pomeriggio quando vide Vanessa uscire da lì. Appena l'attrice andò via con un taxi, chiuse l'auto ed attraversò velocemente la strada. Salì velocemente le scale a piedi, perché stare ferma anche ad aspettare l'ascensore le faceva solo aumentare il nervosismo. Si fermò davanti alla porta del loft e respirò profondamente fino a quando il suo respiro non tornò normale e sparirono tutti i sintomi dei tanti piani fatti a piedi. Accarezzò la porta per un attimo. Poi bussò.

Castle sentì il rumore deciso sulla porta ed andò ad aprire sorridente, convinto fosse Vanessa che si era accorta di aver lasciato sul mobile di cucina l'elenco dei partecipanti alla festa di quella sera. Così con i fogli già in mano spalancò la porta.

- Ciao piccola, era da tanto che non ci vedevamo! - Disse sorridendo prima di accorgersi chi c'era dall'altra parte. Il sorriso morì subito.

- È veramente tanto, è vero Castle - Disse un'imbarazzata Beckett che aveva perso davanti a lui tutta la sua baldanza e sicurezza che aveva cercato di infondersi fino a quel momento.

- Beckett... Cosa ci fai qui? Cosa vuoi? - La sua voce melodiosa aveva lasciato il posto ad un quasi sussurro senza alcuna sfumatura.

- Te... la mia vita. - Kate entrò nel loft sorpassandolo mentre lui chiudeva la porta e la guardava senza dire altre parole.

A Rick caddero i fogli di mano e si piegò a raccoglierli mentre lei entrava nel loft e nella sua vita con la dirompenza che solo uno tsunami mortale può avere. In un attimo aveva già sconvolto tutto solo con la sua presenza. Sentiva il suo profumo nell'aria come una scia e come se fosse un irresistibile richiamo ne era attratto e faticava a rimanere immobile. Lasciò i fogli lì dove li aveva presi mentre lei buttava la sua giacca nera sul divano scoprendo una camicia così bianca che lo stava abbagliando. O era lei.

Kate respirò a pieni polmoni l'aria del loft che era piena di lui. Era troppo. Aveva dovuto togliersi la giacca immediatamente, perché ebbe la sensazione di stare per soffocare. Fece dei lunghi respiri dandogli le spalle per cercare di calmare quella frenesia che la consumava dentro. Avrebbe voluto toccarlo, baciarlo e non si sarebbe fermata lì. Avrebbe voluto lui, ma aveva paura che solo sfiorandolo potesse generarsi un cortocircuito emotivo difficile poi da contenere, ma quando si girò guardarlo, solo guardarlo negli occhi fece vacillare ogni sua sicurezza e più di ogni altra cosa avrebbe solo voluto che lui la stringesse e che le dicesse che sarebbe andato tutto bene. Ma Rick rimase immobile e guardando in fondo al suo sguardo non trovò quel suo luccichio solito, ma solo pietra dura che la guardava impassibile.

Tutto quello che gli voleva dire, tutto quello che voleva fare urtò contro quello sguardo e si distrusse. Era troppo, anche per rimettersi la giacca ed andare via.

- È vero? Ti stai per sposare? - Non sapeva Kate da dove aveva trovato la voce per pronunciare quelle parole appiccicate ancora alla sua gola.

- Così scrivono... - La sua risposta la spiazzò.

- Non mi importa quello che scrivono, è vero o no? - Kate cercava disperatamente la sicurezza dentro di se e la verità in Castle.

- Non dovrebbe importarti nemmeno il resto, non è più affare tuo. - Rick aveva abbassato lo sguardo verso un punto indefinito del pavimento del loft e Kate sentì come se questo si stesse per aprire facendola sprofondare.

- Guardami Castle, voglio solo sapere se sei innamorato di lei e se sei felice. - Fece ricorso a tutta la sua determinazione parlandogli con quel tono autoritario che era così fuori luogo lì, ma che era l'unico che poteva usare per aggrapparsi a quella discussione senza fare la patetica scena di quella che andava dal suo ex piangendo e pregando.

ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora