Castle si era svegliato di soprassalto. Agitò il braccio nella parte di letto alla sua destra trovandolo vuoto e freddo. Si tirò su ed aprì gli occhi: la luce filtrava fin troppo accecante dalle tende dimenticate aperte nella sua camera del loft. Si guardò intorno rendendosi conto di dove si trovava e si buttò pesantemente sul materasso premendosi con forza le mani sul viso. Aveva dormito male, poco e male.
Cercò un paio di pantaloni della tuta ed andò in cucina dove sua madre stava preparando qualcosa che doveva essere la colazione. Decise di prendere solo una tazza di caffè, mentre Martha gli metteva davanti un piatto con uova e qualcos'altro che non sapeva quanto fosse mangiabile, ma si lasciò convincere dai rumori del suo stomaco a tentare la sorte. L'attrice vedendolo riluttante lo squadrò severa.
- Richard sei arrivato ad essere un uomo grande e grosso anche grazie alla mia cucina. Quindi non fare troppo lo schizzinoso e mangia! Guardi quelle uova come se ti avessi avvelenato ogni volta che ho cucinato per te!
- Ogni volta no, ma ti ricordi quella volta con il tuo esperimento di Shepard Pie? Io ricordo ancora bene quella brutta infermiera in ospedale! Se ci penso ho gli incubi!
- Non esagerare ragazzo! Quello è stato solo un incidente di percorso!
- Sì, finito con una lavanda gastrica per il sottoscritto!
- Oh come sei melodrammatico Richard!
- Sei tu che mi stai dicendo questo mamma? Veramente? - disse vedendo i suoi gesti fin troppo teatrali mentre si portava alla bocca una forchettata di uova e non sapeva bene cos'altro. Alla fine dovette ammettere che era meno peggio di quanto pensasse sotto il sorriso compiaciuto di Martha.
- Non sapevo che fossi amico del senatore Bracken. - Gli disse sua madre mentre sorseggiava il caffè
- Non siamo proprio amici, è amico di Bob, si è unito al nostro giro di poker. Apprezza molto le mie scelte di whisky anche lui è un appassionato.
- È appassionato anche di teatro! - Disse Martha prendendo un po' delle uova dal piatto del figlio
- E tu che ne sai?
- Tanti anni fa, alla fine degli anni ottanta se non ricordo male, quando era Procuratore Distrettuale qui a New York, prima di diventare senatore, ci aveva aiutato quando volevano chiudere il teatro dove stavamo lavorando. Era poi venuti alla nostra prima ed alla festa che avevamo organizzato per la raccolta fondi. Ah che bei tempi, quando c'era tanta partecipazione da parte della gente! Era stato anche molto galante sai? Un uomo di grande fascino!
- Mamma ma è molto più giovane di te!
- Ragazzo mio, se un uomo ha fascino non è l'età che fa la differenza, ho comunque gli occhi per poterlo ammirare!
- Lasciamo stare mamma... - Castle finì la sua colazione e si alzò per mettere i piatti nella lavastoviglie mentre beveva gli ultimi sorsi di caffè.
- Ieri sera la tua nuova fiamma ti ha cacciato di casa? - Chiese con estrema nonchalance Martha facendo quasi strozzare suo figlio
- Chi? - Rispose fingendo quell'indifferenza che non riusciva a mostrare
- Andiamo Richard! È più di una settimana che vieni a casa poche ore e dormi tutte le sere fuori, è chiaro che hai qualcuna! Se non me ne vuoi parlare, fai pure ma non mi mentire!
- È una. Hai detto bene.
- E il Detective Beckett sta bene? - Chiese ancora Martha maliziosamente
- Sì sta bene. L'ho sentita ieri. - Rispose Rick continuando a frugare nella lavastoviglie senza riuscire a mettere via le stoviglie in modo consono
STAI LEGGENDO
Obsession
FanfictionRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...