Kate sembrò non processare subito il fatto che Bell si era suicidato.
- Non siamo qui per lei, Detective. Il Capitano Gates mi aveva informato delle vostre indagini su Bell ed aveva il mio appoggio. Il suo lavoro è stato impeccabile nel rispetto della massima discrezione. - Si complimentò Bratton.
- Le ho chiesto se aveva scoperto la provenienza di quei fondi, perché probabilmente in quello che abbiamo trovato a casa sua c'è una spiegazione. - Aggiunse Caputo.
- Vicino al corpo senza vita di Bell è stata rinvenuta una grande quantità di sostanze stupefacenti. Parliamo di quasi un chilo di eroina già divisa in dosi e pronta per essere venduta al dettaglio. Sa quanto può fruttare questo, non è vero Detective?
Kate si guardò intorno con aria stupita, aveva dei dubbi su Bell, ma non avrebbe mai immaginato che il capitano facesse capo ad un giro di spaccio. Si passò le mani sul volto. Era sollevata perché non era lei il centro dell'indagine degli affari interni, ma il suo sollievo durò poco, perché voleva immediatamente saperne di più. Si alzò dalla sedia e camminò nel piccolo ufficio per schiarirsi le idee.
- Tutto questo c'entra qualcosa con gli omicidi a cui stiamo indagando? - Chiese a Caputo e agli altri.
- Sì, Detective. Siamo qui anche per questo. Bell ha lasciato una lettera nella quale giustifica il suo gesto. Dice che Nicole Church, facendo delle ricerche per un suo cliente, era venuta a conoscenza della sua attività e di un conto che faceva capo a lui dove ci sarebbero molti soldi provenienti da questo suo traffico che a quanto pare va avanti da anni. Lo ricattava e lui le faceva portare da Rosen ogni mese dei soldi in contanti, poi però le richieste della Church sono aumentate fino a chiedergli subito un milione dollari. Bell dice che lo ha pagato ma a lei non bastava e chiedeva ancora di più. Così l'ha uccisa e poi ha ucciso anche Rosen perché era l'unico a sapere del suo segreto. La lettera si conclude dicendo che non poteva vivere con quel rimorso.
Kate aveva ascoltato tutta la ricostruzione fatta da Caputo. Tornava tutto, in effetti.
- Potrei avere una copia del fascicolo della morte di Bell? - Chiese Beckett mentre i presenti la guardarono incuriositi dalla sua richiesta. - Della lettera e del resto, intendo. Per poter fare una relazione dettagliata per la chiusura degli altri due casi e per dare più risposte possibili ai familiari di Rosen e della Church.
- Certo. Dirò personalmente ai detective che se ne stanno occupando di farle avere tutto il materiale raccolto. - La rassicurò Bratton.
I tre uomini salutarono Beckett e la Gates e se ne andarono. Kate rimasta dentro l'ufficio vide il capo della Polizia e Castle salutarsi in modo amichevole e conversare tra loro, mentre i due degli affari interni se ne stavano andando.
- Quindi abbiamo chiuso altri due casi senza fare nulla. - Disse sollevata la Gates sedendosi alla sua scrivania.
- A quanto pare sì...
- Non è convinta, Detective?
- Sì, sì... certo...
- Ma?
- Non lo so. Forse sono solo io che avevo immaginato una storia diversa ed adesso faccio fatica a pensare che sia tutto finito così. - Ammise Kate continuando a guardare Castle che si stava congedando da Bratton
- Non sempre le storie sono quelle che immaginiamo. Forse si sta lasciando contagiare un po' troppo dalla fantasia di Castle. - Le disse sorridendo la Gates e nella sua voce non c'era astio, ma era solo divertita.
- Già, forse è così Signore. - Sorrise anche Kate.
Beckett era uscita dall'ufficio della Gates ed aveva raggiunto Castle. Non sapeva nemmeno lei perché, ma in quel momento aveva una gran voglia di un suo abbraccio, di quelli dove poteva perdersi per ore ad annusare il suo profumo e farsi cullare. Doveva essere sollevata per la soluzione di due casi che portava avanti da settimane senza venirne a capo, invece si sentiva ancora inquieta. Si disse che era solo il calo di tensione per la chiusura di casi a farla stare così, più che altro provò a convincersene mentre si era ritrovata a giocare con le dita di Castle tra le sue cercando la sua mano appoggiata sulla scrivania. La cosa che la sorprese di più è che entrambi stavano guardando le loro mani senza dire nulla. Non fossero stati al distretto sapeva benissimo quale sarebbe stata la naturale conseguenza di tutto quello. Prese un respiro un po' più profondo e poi decise di porre fine a quello che da momento rilassante poteva diventare una tortura viste le ore che dovevano ancora rimanere lì.
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Obsession
FanfictionRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...