OTTANTACINQUE

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- Castle ti prego rilassati! - Era più di mezz'ora che Rick girava intorno a Kate impaziente per andare via, saltando ogni volta che squillava il suo telefono per paura che fosse qualche caso di omicidio che richiedeva la sua presenza e li obbligasse ad annullare la loro partenza che non era di certo un segreto per nessuno, visto che da quando quella mattina erano arrivati aveva annunciato a tutti che sarebbero andati via per il week end e non ci sarebbero stati per nessuno, guadagnandosi più di qualche occhiataccia di Kate che detestava quando metteva i loro programmi in piazza, attirandosi tra l'altro più di qualche battutina di Esposito e Ryan che ironizzavano su come avrebbero passato il tempo al mare in inverno. In uno di quei momenti di pavoneggiamento di Castle era arrivata anche Lanie che non si era lasciata scappare l'occasione per stuzzicare Kate sull'argomento, invitandola a divertirsi e rilassarsi con il suo fidanzato e Beckett, dopo l'iniziale fastidio perché tutti stavano mettendo bocca sulla sua vita privata, provò più di qualche brivido quando la sua amica, assolutamente in modo volontario, aveva chiamato Rick "il suo fidanzato", parola che nella sua mente aveva sempre allontanato perché dava una parvenza di ufficialità troppo grande e non sapeva se era ancora pronta a condividerla con tutti, nonostante quello che ci fosse tra loro non fosse un segreto per nessuno.

Castle all'ennesimo richiamo di Beckett di rilassarsi aveva provato a prenderla in parola, sedendosi sulla sua sedia e tambureggiando rumorosamente le dita sul ripiano della scrivania facendo venire voglia a Kate di dirgli di ricominciare a camminare.

- Si può sapere cosa c'è Castle? - Gli chiese esasperata dai rumori che stava facendo.

- Sento che da un momento all'altro accadrà qualcosa e dovremo dire addio al nostro fine settimana! - Sbuffò lui che sembrava veramente regredito ad un bambino capriccioso. Kate roteò gli occhi verso l'alto scuotendo la testa.

- Manca mezz'ora e poi usciremo da qui e andremo negli Hamptons, ok? Dov'è finito il tuo immancabile ottimismo oggi?

Castle non fece in tempo a rispondere che la voce della Gates li interruppe.

- Detective Beckett, venga nel mio ufficio! - Ordinò il capitano.

Kate guardò Rick che si era del tutto abbandonato sulla sua sedia con la classica espressione da "te l'avevo detto", mentre lei si stava mordendo il labbro quasi a volergli chiedere scusa. Una volta che tra loro era stata lei quella a pensare positivo, sentiva di aver appena infranto i suoi sogni. Gli sussurrò uno "scusami" muovendo solo le labbra, al quale Rick rispose con un sorriso tirato, sbuffando molto contrariato quando lei si era chiusa dentro l'ufficio del capitano.

Quando Kate uscì dall'ufficio della Gates trovò Castle che giocava con una penna, facendola roteare sul piano della scrivania, con un adorabile broncio che le fece venire voglia di baciarlo subito, lì al distretto, ma si trattenne.

- Dai Castle, andiamo. - Gli disse prendendo la borsa ed il cappotto.

- Dov'è la scena del crimine stavolta? - Era in assoluto la volta che Rick era meno felice di tutti di seguire un caso.

- Negli Hamptons - Gli disse Kate sorridendo, ma lui non colse la sua espressione.

- Perché devi andare fino a lì? Non è la tua giurisdizione! - Sbuffò ancora.

- Hey Castle, focus! Io e te andiamo negli Hamptons. Ora. Non ci sono casi, non ci sono scene del crimine. Sempre che non hai cambiato idea, ovviamente.

- Cosa? Chi io? No! - Sembrava ritornato in vita in quel momento e gli altri lo stavano osservando ridendo, mentre per prendere la giacca e sbrigarsi ad andare via aveva fatto cadere gran parte dei fogli sulla scrivania di Kate.

- Ma... ma... Cosa voleva la Gates da te? - Le chiese ancora mentre si infilava la giacca e salutava con ampi gesti i detective alle loro scrivanie.

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