Kate baciava Rick sul collo e la spalla, lo sentiva fremere e rilassarsi ed era quello che lei voleva. Aveva scoperto con lui il dolce piacere di essere coccolati ma ancora di più quello di coccolare e Castle le sembrava sempre di più un bambino bisognoso d'affetto, che scioglieva le sue preoccupazioni tra le sue braccia e lei cercava disperatamente di fargli sentire tutto il suo amore in quei gesti che aveva avuto solo per lui. Erano "ti amo" silenziosi, detti con le labbra e la pelle ad ogni parte del suo corpo. Voleva prendersi lei la sua tensione ed il suo dispiacere, voleva raccogliere le sue preoccupazioni e trascinarle via da lui. Castle era il suo appiglio e, se lui avesse ceduto, a lei non sarebbe rimasto nulla.
Uscirono da lì solo quando l'acqua era diventata fredda e Rick la avvolse nel grande accappatoio regalandole poi un abbraccio ancora più morbido della pregiata spugna. Kate si appoggiò al triangolo di petto lasciato scoperto approfittando per baciarlo ancora lì, mentre lui affondava il viso nei suoi capelli umidi.
- Grazie amore mio - le disse con un tono di voce così basso che non le sembrava nemmeno il suo e Kate si chiese come potesse ringraziarla se tutto quello era solo causa sua, ma il suo cuore aveva vibrato più a lungo quando lui l'aveva chiamata "amore mio", non era usuale e per questo sempre più prezioso.
Rick si offrì di preparare la cena mentre lei rimase in bagno per finire di sistemarsi, eludendo le proteste di Castle che le diceva che era perfetta così e voleva andasse con lui, solo per avere la sua presenza vicino.
Quando dopo una serie infinita di baci riuscì a farlo uscire da lì, Kate chiuse la porta ed aprì l'acqua del lavandino facendola scorrere forte. Si guardò allo specchio non riuscendo a sostenere il suo stesso sguardo e cominciò a piangere sommessamente. Non voleva farsi sentire.
Kate avrebbe voluto essere di più per Rick. Avrebbe voluto essere un porto sicuro per le sue paure che non mostrava quasi mai, ma lei sapeva che c'erano, erano lì in fondo al suo cuore e le teneva solo per se, per non pesare sugli altri, sulle persone che amava. Anche in quei giorni difficili lo vedeva raramente aprirsi e confidarsi e capiva quanto doveva essere stato difficile per lui trovarsi nella sua situazione, quando era lei quella impenetrabile, ma ormai si conoscevano talmente bene che era impossibile per Beckett non accorgersi dei suoi turbamenti ed anche se non le diceva nulla e lei non chiedeva, cercava di fargli percepire la sua presenza. "Sono qui, se lo vuoi". Ma lui non aveva voluto quasi mai.
Avrebbe voluto essere leggera e dolce, come la schiuma del caffè alla mattina che si posava sulle sue labbra e lei gliela toglieva con un bacio che sapeva di lui più che di caffè.
Avrebbe voluto essere rassicurante e protettiva come quella coperta che le poggiava morbida sulle spalle, libera e spensierata come le bolle di sapone che aveva fatto nella sua stanza in ospedale perché voleva portarle allegria.
Avrebbe voluto essere una carezza sull'anima, un bacio sul cuore.
Avrebbe voluto essere tutto quello che lui era per lei, avrebbe voluto essere alla sua altezza, riuscire a farlo stare bene come lui faceva con lei. Avrebbe voluto amarlo come lui amava lei, facendolo sentire la cosa più importante del mondo, perchè per Kate Rick era veramente la persona più importante del suo mondo e la loro relazione la sua cosa che la rendeva più felice.
Ma sapeva che non avrebbe mai potuto essere tutto questo, perché su di loro gravava quella situazione che dipendeva solo da lei.
- Pensavo volessi fare un altro bagno da sola. - le disse Rick sorridendo quando si era decisa ad uscire.
- Non sarebbe stata la stessa cosa. - Castle aveva appoggiato sul tavolo i piatto che teneva in mano e le si avvicinò cingendole i fianchi coperti solo dalla leggera maglia di lui che a Kate faceva quasi da vestito. Rick amava vederla con addosso le sue cose, almeno quanto lei adorava indossarle. Non solo perché aveva sempre lo spettacolo delle sue gambe quasi interamente nude davanti agli occhi, ma soprattutto perché così la sentiva ancora di più sua e non c'era lingerie sexy che la rendeva più sensuale ed eccitante di lei quando indossava solo una delle sue camice.
STAI LEGGENDO
Obsession
FanficRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...